Vivian Maier: la tata fotografa e la battaglia legale dei diritti sulle sue opere

Battaglia legale dei diritti sulle opere di Vivian Maier

La battaglia su chi detiene i diritti d’autore sulle fotografie di Vivian Maier, la nanny fotografa di Chicago, ha avuto un paio di nuovi scontri.

La storia di Vivian Maier, la bambinaia solitaria che non ha mai smesso di scattare fotografie

Vivian Maier, che di professione faceva la tata, dal 1950 in poi scattò oltre 150.000 immagini di Chicago e dintorni, ma in vita non è mai stata riconosciuta come fotografa.

È considerata la prima street photographer e non a caso si tenta di vendere o sfruttare le sue fotografie: ritratti antichi di vita e di gente comune. Nè lei nè nessun altro ha mai registrato alcun copyright sulle sue immagini.

John Maloof, un 33enne ex-agente immobiliare di Chicago, co-regista del film candidato all’Oscar Finding Vivian Maier, ha scoperto l’artista per caso quando, nel 2007, in cerca di vecchie fotografie della città di Chicago per farne un libro, ha acquistato all’asta per 380$ una scatola, trovata in un armadio di un magazzino, piena di negativi della Maier.

John possiede ora la maggior parte del lavoro dell’artista, più di 100.000 immagini, sotto forma di negativi o di pellicola non sviluppata.

Ma in America, diversamente dall’Italia, non è chi detiene i negativi della fotografia a essere considerato il titolare dei diritti. Sulle fotografie vale il principio che i diritti sono dell’autore applicandosi (come disposto dal US Copyright Act) la protezione del copyright, a livello federale, alle opere che sono state create, ma non pubblicate nè registrate, prima del 1 gennaio 1978, ed estendendosi tale protezione a 70 anni dopo la morte dell’autore.

Maloof disse di aver cercato i parenti più vicini a Vivian Maier, risalendo alla fine a Sylvain Jaussaud, il figlio di un cugino di primo grado che gli avrebbe ceduto i diritti per realizzare il film.

La Vivian Maier fotografa

Come era prevedibile, una volta capito il valore della sua produzione, molti collezionisti hanno fatto di tutto per accaparrarsi qualcosa, hanno acquistato rullini e stampe per poche centinaia di dollari e adesso ogni foto vale 2 mila dollari a pezzo.

David C. Deal, un avvocato ed ex fotografo freelance, colpito dall’incredibile storia della Maier, ha deciso di prendere in mano la situazione per porre fine a queste speculazioni e ai guadagni facili di persone che neanche la conoscevano.

L’avvocato, dunque, ha proseguito le ricerche e ha trovato un altro presunto parente, un certo Francis Baille, anche lui un figlio di un cugino.

David C. Deal ha convinto Baille a farsi riconoscere come l’erede, dando vita alla battaglia legale.

Nel combattimento tra i due presunti eredi è entrato anche il Cook County, che nel frattempo rappresenta il patrimonio della Maier.

In attesa del verdetto sono state bloccate tutte le mostre, le esposizioni e le vendite dei lavori della fotografa di cui possiamo godere solo on-line sperando che non rimangano rinchiuse e dimenticate per altri e altri anni.

Battaglia legale dei diritti sulle opere di Vivian Maier

Per saperne di più sull’artista Vivian Maier segnalo questo sito https://www.artsy.net/artist/vivian-maier nel quale sono elencate le mostre correnti e qualche informazione biografica sulla fotografa.

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