Il dilemma dei produttori di “Bong” di lusso

Il dilemma dei produttori di Bong di lusso

I produttori di “Bong” di lusso devono affrontare un dilemma che riguarda il loro marchio e la contraffazione: come si fa a dire che esiste la contraffazione dei marchi di “water pipes” quando anche i bong originali e il commercio di bong è illegale secondo il diritto penale?

Proprio come la BMW e la Mercedes-Benz sono diventate, in certi ambienti, uno status symbol tra i proprietari di auto, una società tedesca di bong è diventata il punto di riferimento, il “must have” nel settore della cannabis e dei suoi accessori.

Il dilemma dei produttori di Bong di lusso

RooR, è una società con sede a Frankenthal, Germania, che produce “water pipes” esclusivi (comunemente chiamati bong) che impongono i loro prezzi sul mercato. Il marchio, che si scrive con la seconda “R” maiuscola rovesciata, è diventato simbolo della cultura dei fumatori di marijuana della classe alta.

La società, accusa certi negozi di cannabis negli Stati Uniti di cercare di rubare l’appeal del suo marchio di lusso.

La società e il suo partner americano hanno fatto causa a produttori di bong in California, Florida e New York, accusandoli di vendere prodotti contraffatti del loro marchio RooR. La società tedesca sostiene che tali vendite violano i diritti del suo marchio registrato.

“La contraffazione è un problema enorme per noi”, dice Jay Farraj, titolare della Sream Inc., e partner di RooR negli Stati Uniti.

 

RooR ha iniziato cause per contraffazione del suo marchio e chiede giustizia, anche se la marijuana resta illegale secondo il diritto federale. E questa è solo una delle complicanze del mercato della marijuana in generale e delle cause legali in particolare.

Il marchio RooR si riferisce al prodotto di un’azienda che commercializza e produce”bong”.

L’azienda, a differenza di altri produttori di Bong, è schierata e palesa il suo impegno per la legalizzazione della cannabis. Il sito aziendale si rivolge direttamente ed ha come obiettivo quello di creare prodotti che promuovano la cultura della cannabis.

I prodotti che violano la legge federale non possono essere protetti o cercare protezione per il loro marchio. Alison Malsbury, un avvocato di Seattle che lavora in questioni di marchio della cannabis, ha detto alla Associated Press che molte delle cause si potrebbero risolvere in via extragiudiziale considerato che né RooR né i venditori sono pronti a discutere la loro attività in un tribunale federale.

“Andare in tribunale e dire sotto giuramento che quello che stai facendo è un crimine, è qualcosa che molte persone non sono disposte a fare”, ha detto alla Associated Press.

Jamie Sasson, che rappresenta il marchio RooR e la società Sream nei casi di contraffazione marchio in Florida, ha detto all’Associated Press che la società è disposta ad andare in tribunale per combattere contro i prodotti contraffatti.

Uno sguardo ai prodotti Roor mostra rapidamente il motivo per cui i venditori meno scrupolosi potrebbero voler sfruttare l’appeal del marchio. Sul suo sito web, Roor offre una sezione intitolata “filosofia” che parla dell’impegno della società ad utilizzare materiali di alto livello e di esperti artigiani che creano bong al di sopra della media. La promessa è “l’eccellenza nella smoking experience” – “Glass pipes from RooR offer a premium smoking experience”

Sul sito i prodotti sono dei più disparati: bicchieri, portaceneri, beauty case antiodore, vaporizzatori. La società ha inoltre collaborato con il rapper Cypress Hill per la creazione di un bong limited edition dal costo di circa 2.200 euro.

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