Il compenso per la copia privata: che cos’è ?

compenso per copia privata

Compenso per copia privata.

Il compenso per copia privata ha origini e motivazioni ben precise.

Cos’è la copia privata?

La Copia Privata è il compenso che si applica sui supporti vergini, apparecchi di registrazione e memorie in cambio della possibilità di effettuare registrazioni di opere protette dal diritto d’autore.

Prima dell’introduzione della copia privata, non era possibile registrare copie di opere tutelate.

In Italia, come nella maggior parte dell’Unione europea è stata concessa questa possibilità, a fronte di un pagamento forfetario.

Perchè?

E’ stato fatto per compensare gli autori e tutta la filiera dell’industria culturale della riduzione dei loro proventi dovuta alle riproduzioni private di opere protette dal diritto d’autore realizzate con idonei dispositivi o apparecchi.

L’entità del compenso tiene conto del fatto che sui supporti si possa registrare anche materiale non protetto dal diritto d’autore.

La Siae riscuote questo compenso e lo ripartisce ad autori, produttori e artisti interpreti.

I compensi.

Il compenso per copia privata di opere protette costituisce una forma di remunerazione per autori, artisti interpreti esecutori, produttori discografici, produttori di opere audiovisive e editori librari.

I diritti al compenso per copia privata per tali categorie di titolari di diritti d’autore sono dovuti per la copia realizzata per uso esclusivamente personale di registrazioni musicali e opere audiovisive quali, per esempio, i film e per la fotocopia di ciascun volume o periodico (con l’eccezione delle partiture e degli spartiti musicali).

Sono previsti perché, in circostanze come quelle appena ricordate, i titolari dei diritti non sono nelle condizioni di autorizzare o monetizzare le copie private realizzate dagli utenti: non si può infatti negoziare un compenso e ottenerlo da chi, nella propria sfera privata, copia un album musicale o un film o fotocopia l’estratto da un libro.

La remunerazione per copia privata.

L’importo costituisce o un prezzo fisso, aggiunto al prezzo di vendita di un determinato prodotto, o un ammontare variabile che tiene conto della capacità di memorizzazione di dati, si applica sia sul prezzo di vendita di strumenti e apparecchi tecnologici idonei a realizzare riproduzioni sia su supporti vergini.

La lista dei prodotti sottoposti a prelievo è determinata e aggiornata periodicamente dal Ministero dei Beni Culturali.

I criteri di ripartizione dei compensi per copia privata.

Sono predeterminati dalla legge e sono aggiornati ogni tre anni.

La legge determina rigidamente come i diritti di compensazione vengono assegnati in ciascun settore a cui il sistema di compensazione si applica.

Per le registrazioni audio, ad esempio, il 50% degli introiti è garantito agli autori, di cui il 50% viene  suddiviso equamente tra i produttori discografici e gli esecutori musicali. Mentre nel settore audiovisivo, il 30% viene assegnato agli autori, di cui il 70% è equamente suddiviso tra i produttori di lavori audiovisivi e gli esecutori (ad esempio gli attori).

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