Diritti Connessi: Cosa Sono e A Chi Spettano
Quando ascolti una canzone o guardi un film, dietro non c’è solo l’autore originale, ma anche molte altre persone. I diritti connessi sono i diritti che la legge riconosce a questi professionisti, cioè a chi contribuisce a portare l’opera al pubblico. Non sono l’autore, ma sono ugualmente importanti per la realizzazione e la diffusione dell’opera.
A Chi Spettano?
I diritti connessi sono un compenso per chi partecipa a un’opera con un ruolo tecnico, industriale o creativo, ma senza averne scritto il contenuto originale. I titolari principali sono:
- Artisti, interpreti ed esecutori: Un cantante che interpreta una canzone non sua, un attore che recita in un film, un musicista che suona in un brano.
- Produttori: Chi finanzia e organizza la produzione di un disco, di un film o di un programma televisivo.
- Emittenti: Le radio e le televisioni che trasmettono l’opera al pubblico.
Diritto Connesso degli editori online
Il diritto connesso degli editori è una nuova forma di protezione creata per tutelare il lavoro giornalistico nell’era digitale. In poche parole, dà agli editori di giornali e riviste un diritto esclusivo sulla riproduzione e l’uso online delle loro pubblicazioni, per due anni dalla loro uscita. Questo significa che piattaforme come Google News o altri aggregatori, che prima usavano liberamente snippet e frammenti di articoli per le loro anteprime, ora devono chiedere un’autorizzazione o pagare una licenza. Lo scopo è garantire che il valore economico del giornalismo non venga sfruttato gratuitamente da altri.
Il diritto connesso per gli editori è una nuova forma di protezione, creata specificamente dalla Direttiva Europea, che è gestita in modo diverso. La legge italiana non ha affidato la riscossione a un unico ente come la SIAE, ma permette agli editori stessi (o alle loro associazioni di categoria) di negoziare direttamente con le piattaforme come Google.
Musica: la Differenza con il Diritto d’Autore
Nella musica, è fondamentale distinguere tra diritto d’autore e diritti connessi:
- Diritto d’autore: Spetta all’autore della canzone (il compositore e chi ha scritto il testo). I compensi vengono raccolti in Italia principalmente dalla SIAE.
- Diritti connessi: Spettano al cantante o al musicista (l’interprete) e al produttore discografico che ha investito per registrare il brano. In Italia, questi diritti sono gestiti in gran parte da società come SCF.
Questo significa che, se usi una canzone in un’attività commerciale, devi pagare un compenso a entrambi: alla SIAE per l’autore e alla SCF per gli artisti e i produttori.
Attività Commerciali: Un Esempio Pratico
Quando si deve pagare il compenso per i diritti connessi? Dipende dal tipo di “pubblico” a cui la musica è destinata. Un caso emblematico è stato quello di uno studio dentistico:
- Lo studio dentistico: La Corte di Cassazione ha stabilito che la musica di sottofondo in una sala d’attesa non richiede il pagamento dei diritti connessi. Il motivo è che il pubblico è “scarso” e “indeterminato”, e i clienti sono solo di passaggio. In pratica, non c’è un vero e proprio “pubblico” che ascolta la musica.
- L’hotel o il ristorante: La situazione cambia per attività come hotel o ristoranti. Qui, la musica è un servizio aggiuntivo che contribuisce a creare un’atmosfera, influenzando l’esperienza del cliente e il successo economico dell’attività. In questi casi, è necessario pagare i diritti connessi, poiché la musica è rivolta a un vero “pubblico”.
Compensi per diritti connessi SIAE
Nel contesto della musica, è importante fare una distinzione tra i vari compensi. Spesso si crede che la SIAE riscuota tutti i compensi, ma non è così. La SIAE si occupa di riscuotere e distribuire i compensi per il diritto d’autore, che spettano agli autori e agli editori del brano. I compensi per i diritti connessi, che spettano agli artisti, interpreti ed esecutori, e ai produttori discografici, non vengono invece gestiti dalla SIAE, ma da altre società di gestione, come ad esempio la SCF in Italia. Quando un’attività commerciale diffonde musica, deve versare entrambi i tipi di compenso a queste due diverse società.
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