Link, Framing e Metatag: le nuove regole di diritto d’autore e proprietà intellettuale

Link, Framing e Metatag: le nuove regole di diritto d’autore e proprietà intellettuale

Il funzionamento di Internet si basa sulla possibilità di collegare tra loro i contenuti. Ma l’atto apparentemente innocuo di inserire un link o una parola chiave nasconde una serie di implicazioni legali complesse, specialmente alla luce delle nuove normative europee in materia di diritto d’autore. In questo articolo, analizzeremo come il diritto regola questi strumenti digitali, distinguendo tra ciò che è lecito e ciò che rischia di violare i diritti di terzi.

I Link e il Diritto d’Autore

Un link è il pilastro del web. Ma la sua natura ha scatenato innumerevoli dibattiti legali: un link può essere considerato una riproduzione di un’opera? La giurisprudenza europea ha stabilito dei principi chiari, anche in relazione alle nuove regole del 2021.

Il “link” come atto lecito

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l’inserimento di un link a un’opera già liberamente disponibile su un altro sito non costituisce una “comunicazione al pubblico” e, di conseguenza, non viola il diritto d’autore. Il link, infatti, non riproduce l’opera, ma si limita a facilitare l’accesso a un contenuto che l’autore ha già reso pubblico. Questo principio vale sia per i link semplici che per il deep linking (il collegamento a una pagina interna del sito).

Quando un link diventa illecito

Un link, però, può diventare illegale in due casi principali:

  • Se aggira un sistema di protezione (come un paywall o un login) per dare accesso non autorizzato a un’opera.
  • Se l’autore del link sa, o dovrebbe sapere, che sta collegando a un contenuto che è stato pubblicato illecitamente.

Framing e Diritto d’Autore: la riproduzione “in cornice”

Il framing è la pratica di incorporare (embeddare) un contenuto di un altro sito web all’interno di una pagina del proprio sito, senza che l’utente debba abbandonarla. A differenza del link, che è una semplice referenza, il framing è un’operazione tecnicamente più vicina alla riproduzione, ed è per questo che è più delicato legalmente.

La giurisprudenza europea ritiene che il framing possa essere considerato una comunicazione al pubblico e quindi una violazione del diritto d’autore, ma solo a certe condizioni:

  • Se il contenuto embeddato è accessibile solo a un pubblico ristretto (ad esempio, con un abbonamento) e il framing lo rende disponibile a un pubblico più ampio, si viola il diritto d’autore.
  • Al contrario, se il contenuto è già liberamente disponibile per tutti, il framing non crea un “nuovo pubblico” e, generalmente, è considerato lecito.

Tags e Metatag: tra SEO e proprietà intellettuale

Tags e metatag sono parole chiave e descrizioni che non sono visibili agli utenti, ma che aiutano i motori di ricerca a indicizzare le pagine. Il loro uso scorretto può portare a violazioni della proprietà intellettuale, in particolare del diritto sui marchi.

  • Liceità: L’uso di metatag per descrivere in modo onesto i contenuti del proprio sito è del tutto lecito.
  • Illiceità: Diventa illegale se si usano illecitamente marchi registrati o nomi di aziende concorrenti per fuorviare i motori di ricerca, attirando ingiustamente traffico verso il proprio sito. Questo comportamento è considerato un atto di concorrenza sleale e può essere sanzionato.

Le nuove regole della Direttiva Copyright (2021)

La nuova normativa europea, recepita in Italia nel 2021, non ha stravolto i principi esposti sopra. Ha, però, introdotto una regola specifica per le piattaforme che aggregatori di notizie come Google News.

  • Hyperlink: La Direttiva ha chiarito che il semplice hyperlink, se non accompagnato da uno “snippet” significativo del testo, non viola il diritto d’autore.
  • Snippet: La nuova legge riconosce un nuovo diritto per gli editori di stampa e, di conseguenza, per gli autori di articoli. Le piattaforme che usano a scopo commerciale brevi estratti (snippet) di articoli di giornale devono ora pagare un equo compenso. Questo non riguarda i singoli utenti, ma le grandi piattaforme che sfruttano commercialmente i contenuti giornalistici.

In conclusione, la legge cerca di bilanciare la libertà di informazione e il diritto d’autore. Mentre il link resta uno strumento libero e fondamentale, pratiche come il framing e l’uso di metatag richiedono attenzione e cautela per non violare i diritti di terzi.

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Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

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