Il Diritto di Immagine del Testimonial: il Caso Alex Schwazer e la Violazione della Clausola Morale

Il Diritto di Immagine del Testimonial: Aspetti Contrattuali e Limiti Legali

Il diritto di immagine del testimonial è il fulcro del contratto pubblicitario tra un’azienda e un personaggio noto. Questo accordo, finalizzato all’utilizzo dell’immagine del testimonial per scopi commerciali, è regolato da clausole precise che bilanciano le esigenze dell’azienda con i diritti e le libertà individuali della persona.

Le Clausole del Contratto: Diritto di Immagine e Obblighi

L’utilizzo del diritto di immagine del testimonial è definito da clausole contrattuali fondamentali che ne stabiliscono i limiti e le condizioni.

Clausole di Esclusività: Queste clausole vincolano il testimonial, proibendogli di promuovere marchi concorrenti. L’esclusività può essere:

  • Assoluta: Il divieto riguarda qualsiasi contratto di sponsorizzazione.
  • Relativa: Il divieto si applica solo a specifici settori merceologici, tutelando l’azienda dalla concorrenza diretta.

Clausole Morali: Tali clausole impongono al testimonial di mantenere una condotta eticamente corretta nella vita pubblica e privata. La loro funzione è tutelare la reputazione e l’immagine dell’azienda. La violazione di queste clausole può portare alla risoluzione del contratto e al pagamento di una penale.

Il Caso Alex Schwazer: Violazione della Clausola Morale

Il caso dell’ex marciatore Alex Schwazer ha chiarito i confini della violazione delle clausole morali nel contratto di testimonial.

  • La Squalifica per Doping: La positività dell’atleta a un controllo anti-doping è stata considerata una palese violazione dei principi etici e sportivi. Questo comportamento ha legittimato l’azienda a rompere il contratto e a chiedere un risarcimento dei danni, poiché l’illecito sportivo danneggiava gravemente l’immagine del testimonial e, di conseguenza, del brand.

L’Equilibrio Legale: Diritto di Immagine e Libertà Personale

Il diritto di immagine del testimonial, pur essendo oggetto di un contratto, non può prevalere sui diritti fondamentali della persona.

  • Diritto all’Autodeterminazione: La giurisprudenza ha stabilito che una clausola morale non può costringere il testimonial a rinunciare a scelte di vita legittime. Eventuali obblighi di astenersi da comportamenti che, pur essendo controcorrente o impopolari, non costituiscono illecito (come la scelta di una relazione sentimentale o di un credo religioso), sarebbero nulli perché in contrasto con i principi costituzionali che tutelano i diritti della personalità.
  • Valutazione Caso per Caso: È essenziale valutare ogni situazione singolarmente. La violazione di una clausola morale sussiste solo quando il comportamento del testimonial è tale da danneggiare realmente l’immagine del brand, come nel caso del doping che mina l’essenza stessa dei valori sportivi, e non per scelte personali che rientrano nella sfera della libertà individuale.

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Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

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