Lynn Goldsmith e i diritti d’autore sulla fotografia di Prince violati da Andy Wharhol

Lynn Goldsmith è un’artista americana, regista, ritrattista e una delle prime fotografe della scena rock and roll. Negli ultimi 50 anni le sue fotografie sono apparse sulle copertine e nelle pubblicazioni di molti paesi. Ha realizzato oltre 100 copertine di album.

Nel 1981, Lynn Goldsmith ha pubblicato su una rivista, una fotografia che ritraeva in copertina il cantante Prince.

Diritti d'autore sulla fotografia di Prince violati da Andy Wharhol?

Per quella fotografia la Goldsmith ha citato la Andy Warhol Foundation affermando che lo stesso Warhol violò i diritti d’autore della suddetta fotografia.

La Fondazione si è difesa depositando a sua volta una replica al tribunale di New York in cui afferma che l’artista ha sempre utilizzato ritratti e fotografie famose, anche in occasione delle serigrafie raffiguranti Prince.

Warhol ha creato anche la serie Prince, composta da sedici opere: dodici dipinti su serigrafia, due serigrafie su carta e due disegni. Dodici delle sedici opere sono state poi messe all’asta o vendute; tutte le opere sono state autorizzate per l’uso in libri, riviste, giornali e merchandising.

La Goldsmith, dopo piĂą di 30 anni dalla fotografia in questione, da cui Warhol trasse l’idea trasformandola, ha comunque deciso di denunciare la Fondazione – poichĂ© è certa che il ritratto violi la sua fotografia- e di chiedere un grosso risarcimento in denaro.

D’altro canto, l’accusa afferma che i ritratti di Andy Warhol sono nettamente differenti dalla fotografia, grazie alle diverse elaborazioni grafiche. Lo scopo dell’accusa infatti è quello di proteggere le opere e l’eredità del defunto artista.

La Fondazione è comunque alla ricerca di ulteriori elementi che supportino la tesi che non è stato violato alcun diritto di copyright sulle fotografie della Goldsmith. Inoltre l’ente sostiene che la fotografa fosse a conoscenza delle serigrafie che Andy Warhol stava elaborando in quegli anni, anche perchĂ© la stessa immagine venne utilizzata nel numero di Vanity Fair del 1984 dal titolo “Purple Fame: An Appreciation of Prince at the Height of his Powers” e, da un post pubblicato dalla stessa Goldsmith sul suo profilo nel 2015, si evince che la conoscesse.

La Goldsmith ha subito affermato che la ragione per cui sta portando il caso agli occhi di tutti dopo piĂą di 30 anni è perchĂ© ne è venuta a conoscenza solamente nel momento in cui vide il numero della rivista Conde Nast, “The Genius of Prince”, nonostante la Andy Warhol Foundation stia dimostrando il contrario. Infatti, anche se gli scatti sono stati ispirati dai soggetti delle sue fotografie, questi ultimi vennero rielaborati con quell’unico e particolare metodo di ritrattistica dell’artista che hanno alterato senz’ombra di dubbio l’estetica visiva delle fotografie stesse.

Spero di averti dato qualche indicazione utile sulle fotografie e il diritto d’autore. Se vuoi sapere come è finita la causa leggi Prince e il fair use nell’opera di Warhol le “Prince Series”

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