Diritto delle imprese e intelligenza artificiale: cosa dice Hollywood?

Diritto delle imprese e intelligenza artificiale

Diritto delle imprese e intelligenza artificiale: qual è l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle imprese, sulla loro attività e struttura? Quale futuro si prospetta per la loro gestione e organizzazione?

La trasformazione delle attività economiche per effetto delle tecnologie di intelligenza artificiale è, nel corso degli ultimi anni, uno dei fenomeni più studiati. Gli esperti si trovano a confrontarsi su una evoluzione che sta già determinando una vera e propria rivoluzione sulla realtà delle imprese.

Diritto delle imprese e intelligenza artificiale: in che modo le PMI usano l’intelligenza artificiale?

Nel settore commerciale l’IA viene sempre di più utilizzata. Attraverso le nuove tecnologie le piccole e medie imprese automatizzano le operazioni, danno ai rappresentanti delle vendite e del servizio clienti informazioni in tempo che permettono loro di lavorare meglio e in modo più produttivo.

Attraverso l’IA molte aziende stanno creando i propri chatbot per rispondere immediatamente alle domande più comuni dei clienti.

L’intelligenza artificiale è il motore che alimenta anche i suggerimenti proposti da piattaforme come Netflix e Spotify, che ci suggeriscono film da vedere e musica da ascoltare in base all’analisi dei nostri interessi.

Anche la pubblicità si è rivoluzionata: gli algoritmi potenziati dall’intelligenza artificiale permettono di capire i gusti clienti in modo da creare campagne personalizzate.

Alcune interessanti sperimentazioni della più recente prassi societaria segnala un sempre più frequente ricorso ad algoritmi per la selezione degli amministratori e soprattutto per l’assunzione di decisioni gestorie.

Per quanto riguarda la medicina, sono ormai diffuse tecniche di IA applicate alla diagnostica mediante l’elaborazione dei dati e delle immagini.

SAG-AFTRA: le trattative degli studios continuano

Per quanto riguarda l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento, negli SU la SAG-AFTRA – Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists- ha risposto all’ultima offerta contrattuale degli studios. Rimane una criticità la protezione dell’IA per i membri del sindacato più facoltosi.

La SAG-AFTRA, secondo The Hollywood Reporter, si è opposta a una clausola sull’IA inclusa nell’ultima offerta degli studios. L’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) sta cercando di ottenere una scansione dell’AI per gli interpreti che guadagnano più del minimo previsto (32.000 dollari per episodio televisivo) e per i lungometraggi (60.000 dollari). La clausola proposta dalle aziende richiederebbe agli studios e agli streamer di pagare per scannerizzare l’immagine di questi interpreti.

La SAG-AFTRA sta cercando di allegare un compenso per il riutilizzo delle scansioni ricavate mediante l’utilizzo dell’IA. Infatti le aziende associate all’AMPTP dovrebbero anche ottenere il consenso dell’interprete. L’attuale offerta prevede che gli studios e gli streamer si assicurino il diritto di utilizzare le scansioni degli interpreti deceduti senza il consenso della loro proprietà o della SAG-AFTRA.

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