Diritto d’autore sulle canzoni dei Beatles
Paul McCartney ha raggiunto un accordo con Sony/Atv. Ha riacquistato i diritti di 267 canzoni dei Beatles e di alcuni suoi singoli. I termini dell’intesa restano segreti. L’accordo è confidenziale.
Tutto era iniziato con una causa legale intentata a New York. In base ad accordi preesistenti, nel 2018 McCartney sarebbe dovuto tornare a essere proprietario di diversi classici. Tra questi Love Me Do, All You Need Is Love e I Want to Hold Your Hand. Tutte firmate Lennon-McCartney, per un accordo tra i due, ma in realtà opera del secondo.
La causa era stata intentata in via preventiva dopo diversi tentativi di avere la certezza del rispetto dell’accordo.
Lo scorso gennaio McCartney aveva citato la Sony perché convinto di poter tornare in possesso dei diritti sul catalogo di canzoni dei Beatles. Lo stesso nel 1985 era stato acquistato da Michael Jackson come parte dei 47,5 milioni di dollari del contratto con il quale entrò in possesso della ATV. Il Copyright Act degli Stati Uniti del 1976 ha, infatti, allungato i tempi della protezione assicurati agli autori. Ma, per quanti avessero depositato le loro opere prima del primo gennaio 1978, ha assicurato anche il diritto di tornarne in possesso dopo 56 anni. I legali di McCartney hanno stabilito che:
“il termine della concessione può avere effetto in qualsiasi momento nei cinque anni successivi al termine dei 56 anni dall’inizio del copyright, o dal primo gennaio 1978, se posteriore”.
Restano sconosciuti i termini economici. Per McCartney si tratta oggettivamente di una vittoria. In una causa simile risoltasi lo scorso dicembre, i Duran Duran hanno infatti perso. Nel caso di McCartney, la scadenza del copyright per le prime canzoni scritte nei Beatles si profila per il 5 ottobre 2018, per le ultime la scadenza sarà nel 2026. La questione della proprietà del catalogo dei Fab Four prosegue da decenni. E’ difficile anche semplicemente ricordarne le tappe. Riportiamo solo l’ultima, che risale al 2016: la Sony acquista tutto il 50 per cento di proprietà degli eredi di Jackson per 750 milioni di dollari. La Sony diventa la sola proprietaria del catalogo di canzoni Lennon-McCartney e di altre 750 mila canzoni.
I diritti sul repertorio musicale dei Beatles
Il 15 dicembre del 2015 Paul McCartney ha avanzato la richiesta, tramite i suoi legali, per la riacquisizione dei diritti delle canzoni dei Faboulus Four per mezzo di una legge statunitense. Tale legge, infatti, permetterebbe a McCartney di riappropriarsi della metà dei diritti sulle canzoni scritte, a quattro mani, con John Lennon. Stiamo parlando di una legge del 1976, chiamata Copyright Act, in vigore solo negli States e per tanto limitata ai confini americani. Essa prevede che l’autore, o gli autori, possano reclamare i diritti sulle proprie opere dopo 56 anni dalla pubblicazione iniziale.
La questione legale del repertorio musicale dei Beatles
Come molti sanno, la questione dei diritti discografici del repertorio Beatles si protrae da molte decadi. Soprattutto perché, nella vicenda, si fece strada Michael Jackson. Nel 1985, Jackson acquistò i diritti sul repertorio musicale dei Beatles, dalla Associated Television Corporation (Atv). Quest’ultima, a sua volta, li aveva acquistati, nel 1969, dall’editore musicale Dick James e dal suo socio Charles Silver. I due editori, rifiutarono, negli anni Sessanta, l’offerta proposta da McCartney e Lennon, già intenzionati ad acquisire i diritti sulle proprie opere, concludendo poi l’accordo con la Atv Music all’oscuro dei due Beatles ed incassando 1,5 milioni di sterline. Recentemente la Sony Corporation ha dichiarato di aver acquisito il 50% di Sony/Atv, la casa editrice fondata da Michael Jackson con la partecipazione di Sony nel 1995. Nel catalogo della Sony/Atv erano difatti inclusi anche i fantomatici diritti del repertorio Beatles.
Riappropriarsi dei diritti
Il tentativo insomma è quello di appropriarsi in toto di questi ormai mitici diritti discografici, essendo scomparso Michael Jackson. Sembra che McCartney abbia preso la decisione di avvalersi della legge Copyright Act proprio in conseguenza di tale manovra finanziaria. La leggenda narra, infatti, che esistesse una sorta di accordo tra Michael Jackson e Paul McCartney, siglato nel 1981 quando i due collaborarono per la creazione del singolo Say Say Say, dove Jackson promise all’amico di adoperarsi nel tentativo di recuperare il repertorio Beatles, dopo aver saputo la lunga vicenda che ne ha decretato le sorti.
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