La domanda più frequente nel mondo digitale è: “Posso usare questa immagine o questa musica?”. La risposta non è mai semplice. Spesso, gli utenti credono di poter usare liberamente ciò che trovano online. Ma la legge sul diritto d’autore protegge i creatori. Non si può utilizzare un’opera senza permesso. Questo vale per immagini, musica e video. Anche se l’opera è facilmente accessibile online.
Il “fair use”: cos’è e come funziona
Il concetto di “Fair Use” è un’eccezione alla legge. Permette l’utilizzo di materiale protetto. L’utilizzo deve essere limitato e senza scopo di lucro. La critica, la satira e la didattica rientrano nel fair use. È una dottrina flessibile. È interpretata caso per caso. Non esiste una regola fissa. Bisogna considerare diversi fattori. Lo scopo dell’utilizzo, la natura dell’opera, la quantità utilizzata, l’effetto sul mercato originale.
Fair use Italia: differenze con l’America
Il fair use, come dottrina, è tipico del sistema legale nordamericano (Stati Uniti e Canada). La legge non è rigida. È basata sull’interpretazione dei giudici. In Italia e in Europa, si usa un sistema diverso. Si chiama “fair dealing” o “eccezioni e limitazioni”. Il sistema italiano è più rigido. Le eccezioni sono tassative e stabilite dalla legge. Questo significa che se la tua attività non rientra nelle eccezioni previste, non puoi usare l’opera. Il “fair use” non esiste nel diritto italiano. Perciò, usare un’opera senza autorizzazione è quasi sempre una violazione.
Internet fair use
Posso usare una canzone su YouTube?
Questa è una domanda comune. La risposta è: dipende. Se la canzone è protetta da copyright, probabilmente no. Le piattaforme come YouTube hanno sistemi automatici di rilevamento. Questi bloccano i video che usano musica protetta. Non è sufficiente citare l’autore o il titolo. Devi avere una licenza. Le licenze possono essere costose. Si possono usare canzoni libere da copyright. Un esempio sono le musiche royalty-free.
Le immagini che trovo su Google sono libere?
Assolutamente no. Google è un motore di ricerca. Non è una fonte di immagini gratuite. Le immagini che trovi sono protette. Devi chiedere il permesso all’autore. Se non lo fai, rischi sanzioni. Si possono usare banche dati di immagini gratuite. Ne esistono molte. Pexels o Unsplash sono due esempi. Ricorda sempre di verificare la licenza. Assicurati che l’immagine sia davvero gratuita.
In sintesi, la prudenza è d’obbligo. Proteggi il tuo lavoro e rispetta quello degli altri. Se hai dubbi, consulta un esperto legale.
Il “fair use” è una dottrina giuridica americana. Non si tratta di un diritto perché deve essere dichiarato dal Giudice. Il fair use promuove la libertà di espressione autorizzando l’uso, in alcune circostanze, di opere tutelate dal copyright senza previa richiesta di licenza d’uso. La Legge sul Copyright del 1976 stabilisce quando si è in presenza di fair use e le finalità dell’utilizzo del materiale protetto (ad esempio la critica, il commento, le finalità giornalistiche, di insegnamento, di ricerca, di parodia).
Il fair use test
Il fair use è una dottrina legale americana che permette di usare opere protette da copyright senza permesso, in determinate circostanze. Non è un diritto automatico, ma deve essere riconosciuto da un giudice. La legge americana del 1976 stabilisce che l’uso deve avere scopi specifici, come critica, satira, giornalismo, insegnamento o ricerca.
Per determinare se un utilizzo è “fair”, si valutano quattro fattori principali:
- Lo scopo e il carattere dell’uso: se è a fini educativi o senza scopo di lucro, è più probabile che sia considerato “fair”.
- La natura dell’opera originale: un’opera creativa (come un romanzo) ha una protezione più forte rispetto a un articolo di giornale.
- La quantità utilizzata: l’uso deve essere parziale, non integrale.
- L’effetto sul mercato dell’opera originale: l’utilizzo non deve danneggiare il valore o il potenziale di mercato dell’opera originale.
Un concetto importante è quello di “uso trasformativo”, che consiste nell’aggiungere nuovi elementi all’opera originale per crearne una nuova, senza sostituire il suo uso primario.
Il diritto italiano e comunitario non prevede il “fair use” in senso stretto, ma si basa su un sistema di “eccezioni e limitazioni” tassative. Ad esempio, l’articolo 70 della Legge sul Diritto d’Autore permette la citazione per scopi di critica, discussione, insegnamento o ricerca, a condizione che sia parziale e non faccia concorrenza all’opera originale.
Un caso famoso di “fair use” è quello del “dancing baby”, in cui un video di un bambino che ballava su una canzone di Prince è stato inizialmente rimosso da Universal Music Group. La Corte d’Appello americana ha stabilito che i detentori dei diritti devono considerare il “fair use” prima di chiedere la rimozione di un contenuto, stabilendo un importante precedente per l’uso di software di rilevamento automatico del copyright.
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