Pubblicazione foto senza consenso: come difendersi?
Video o foto pubblicate senza consenso: ecco cosa fare
Cosa accadrebbe se fossi per caso ripreso da una di quelle trasmissioni con telecamere nascoste e non venisse oscurato il tuo volto? Tutti ti riconoscerebbero e non faresti di certo una bella figura.
Potresti opporre il fatto che non hai dato il consenso alla pubblicazione della tua immagine o della tua foto? E poi, potresti anche chiedere un risarcimento a chi la utilizza?
Ma partiamo dall’inizio.
Il diritto di immagine è il diritto di ogni individuo di scegliere quando ed entro quali limiti mostrarsi in pubblico e di lucrare sulla propria immagine, attraverso il consenso alla pubblicazione e alla diffusione.
Violazione della privacy foto
La violazione della privacy è per legge qualsiasi foto raffigurante una persona e pubblicata in rete senza il dichiarato consenso della persona ritratta. È necessaria l’autorizzazione di chi è stato fotografato anche per pubblicare una foto per fini promozionali o pubblicitari.
Pubblicazione foto senza consenso
Pubblicare una foto senza il consenso dell’interessato o di chi ne ha i diritti è un illecito. Questa regola vale anche nel caso in cui chi è stato fotografato ha autorizzato lo scatto. Quella che deve essere autorizzata, infatti, è la pubblicazione delle foto e della tua immagine.
Una volta che qualcuno usa la tua immagine o la tua foto senza consenso, senza la tua autorizzazione, il criterio principale per la determinazione del danno è quello del “prezzo del consenso.”
Infatti, la condizione essenziale per richiedere un risarcimento danni di tipo patrimoniale è il pregiudizio economico. Quindi il “prezzo del consenso” sarebbe il prezzo che il soggetto ritratto avrebbe ottenuto qualora avesse concesso il diritto a diffondere, a fini commerciali, la propria immagine.
Nel caso di soggetto non noto il criterio del “prezzo del consenso” non può di certo applicarsi. Allora si applica il criterio del mancato guadagno: si tratta del corrispettivo che il soggetto avrebbe ottenuto qualora avesse acconsentito allo sfruttamento della propria immagine a fini commerciali. Infatti anche il ritratto di uno sconosciuto ha il suo prezzo.
Il danno risarcibile può essere considerato anche sotto un diverso aspetto, quello restitutorio. In tal caso il danno è determinato dell’ingiustificato risparmio di spese o dell’ingiustificato arricchimento dell’utilizzatore e conseguente ingiustificato spostamento di ricchezza. Per quanto concerne i danni non patrimoniali, la risarcibilità è ammessa qualora ad essere lesi siano diritti della persona costituzionalmente garantiti (Cass. Civ. III, 31-05-2003 n. 8827).
Se qualcuno sta utilizzando o ha pubblicato la tua foto senza consenso valuta se ci sono gli estremi e se inviargli una diffida. Se vuoi sapere come scriverla o avere qualche informazione in più sulle foto pubblicate senza consenso e su come si scrive una diffida, continua a leggere Come fare una lettera di diffida per marchio o logo copiato o per uso immagine senza consenso.
Spero di averti dato qualche consiglio su come si tutela il diritto di immagine.
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