Selima Optique v. Kering Eyewear
La legge italiana 350/2009 sul Made in Italy è molto chiara. Stabilisce che la dicitura “Made in Italy” è per prodotti unici. Essi devono rispettare il criterio del Full Made in Italy. Questo significa che disegno e progettazione devono essere italiani. Anche lavorazione e confezionamento devono avvenire in Italia.
Il caso Selima Optique contro Kering Eyewear
La Selima Optique è un’azienda di occhiali. Distribuisce brand di lusso. Produce anche una sua linea. Ha citato in giudizio la Kering Eyewear. La Kering produce occhiali per i suoi marchi. La società è stata fondata nel 2016. La Kering Eyewear è del gruppo francese Kering.
L’accusa di Selima Optique
L’accusa di Selima è molto seria. Kering, a loro dire, non rispetta i requisiti. I prodotti non meriterebbero il marchio Made in Italy. Selima sostiene che gli occhiali siano cinesi. Kering li spedirebbe in Italia. Li assemblerebbe solo in un secondo momento.
La difesa di Kering Eyewear
La Kering ha respinto ogni accusa. Sostiene che i suoi occhiali sono italiani. Afferma che la produzione è interamente in Italia. Ha spiegato un errore specifico. Ventiuno pezzi sono stati stampigliati male. Riportavano la dicitura Made in China. Erano destinati alla linea Puma. Kering si è accorta dell’errore subito. Ha richiamato la produzione. Due clienti avevano già acquistato i pezzi. Uno di questi era proprio la Selima Optique. Selima non ha accettato la sostituzione della merce. Ha deciso di intraprendere vie legali.
La Class Action
Kering ha accusato Selima di malafede. A suo dire, Selima voleva danneggiare il brand. Ma Selima si è lamentata di un doppio danno. Sia come rivenditrice che come produttrice. Ha chiesto ai giudici una cosa importante. Ha chiesto di avviare una class action. Ha chiesto che altri potessero unirsi alla causa.
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