Sono marchi registrati quelli di Donald Trump che vanta un ampio portafoglio marchi per tutte le sue innumerevoli attività. Trump è uno dei businessmen più attenti ai suoi asset IP se si considerano i marchi registrati e le cause in proprietà industriale che ha intrapreso nel corso degli anni, La sua storia nell’ambito della proprietà intellettuale può essere ritenuta rappresentativa della sua perspicacia in affari riflessa nel suo portafoglio IP e merita un approfondimento. In tutto, i marchi di Trump attualmente validi superano un centinaio (tra quelli a suo nome, quelli riconducibili alle sue attività e a nome di Melania Trump).
I settori in cui ha registrato marchi spaziano dal food-and-beverage come Trump Steaks, un marchio di carne che ha avuto vita breve, per arrivare fino ai marchi per i casinò e gli aerei. Inoltre, Trump possiede Trump Media & Technology Group, che ha lanciato il social network Truth Social. Quanto alle strategie di proprietà industriale, Trump ha sempre avuto un invidiabile intuito. La sua strategia: proteggere con un marchio qualsiasi cosa gli capitava sotto mano e difendere nelle sedi opportune i diritti conferiti dalla registrazione dei suoi innumerevoli marchi.
Un caso in particolare, merita di essere approfondito: la registrazione del marchio MAKE AMERICA GREAT AGAIN.
Lo slogan diventato simbolo della campagna elettorale di Trump era già stato usato in una forma simile da Regan e Bush: ma Trump l’ha registrato e stampato su milioni di cappellini.
Nel novembre 2012 Donald Trump ha registrato il marchio presso l’ufficio brevetti statunitense USPTO per il suo futuro slogan politico MAKE AMERICA GREAT AGAIN nelle classi 035 e 036 (per azioni politiche e raccolta dei fondi a fini politici). Sembrerebbe, quindi, che al momento della registrazione già vi fosse l’intenzione politica da parte di Trump, però pare anche strana la scelta delle sole due classi per la registrazione del marchio.
In effetti, nell’agosto 2015, due californiani, Meri Barnes e Bobby Estrell (un DJ noto come Bobby Bones), hanno depositato il marchio MAKE AMERICA GREAT AGAIN per le classi 025 e 018, fatto che avrebbe in pratica impedito a Trump di produrre il merchandising per accompagnare la sua corsa alle presidenziali.
In un secondo momento Bobby Bones ha inviato a @realDonaldTrump un tweet, chiedendo a Trump di fare una donazione di cento mila dollari all’Ospedale dei Bambini di S. Jude, per ottenere in cambio i diritti sul marchio proprio nelle classi 025 e 018. Pare ci siano volute meno di 5 ore al consulente IP di Trump per concludere l’accordo con il DJ.
Certo, il consulente in proprietà industriale avrebbe potuto intraprendere altre strade, ad esempio avrebbe potuto obiettare la sussistenza degli elementi di trademark squatting e richiedere l’annullamento della registrazione di Meri Barnes e Bobby Estrell, ma probabilmente Trump ha ritenuto che la vicenda avrebbe comunque giocato a suo favore, quanto meno in termini di immagine.
Lo Studio Legale Dandi fornisce assistenza legale in Proprietà intellettuale. Dai un'occhiata ai nostri servizi oppure contattaci!