La battaglia per diventare co-autore

Meryl Streep è la protagonista del film Florence al centro della vicenda legale che ti sto per raccontare.

Quando si diventa autori? La risposta è molto semplice: quando si crea un’opera originale e creativa. Certo facile cosi. Ma nel caso l’opera fosse creata da più menti creative? Cosa succederebbe?

Il caso che propongo qui è molto interessante perché riguarda la partecipazione di due artisti alla creazione di un’opera, in particolare alla redazione di una sceneggiatura, e la prova della partecipazione alla creazione dell’elaborato.

Visualizza una coppia, lei cantante soprano e lui scrittore. Hanno una storia d’amore, vivono insieme e si scambiano idee e opinioni su un libro che lui sta scrivendo, su un fatto vero di una cantante che non sa cantare. Poi si lasciano. Il libro diventa un film di successo e per lui arriva la notorietà e soprattutto arrivano i soldi! Lei, allora, non si accontenta più di essere la “musa ispiratrice”, ma vuole un credit da autrice. E qui nascono i problemi.

Quando si può dire e come si dimostra di aver contribuito realmente in veste di autore ad un’opera?

Il film in questione si intitola Florence (Florence Foster Jenkins). È un film del 2016 diretto da Stephen Frears. Il film racconta la storia vera della cantante d’opera Florence Foster Jenkins, diventata nota per le sue pessime abilità canore.

Julia Kogan, che è lei stessa un soprano, è l’attrice parte in causa. Miss Kogan sta cercando di avere un credit di scrittura condiviso con il suo ex e di ricevere una fetta di quello per cui il Mr Nicholas Martin è stato pagato ed ha avuto successo, cioè la scrittura della sceneggiatura del film.

Nel 2017 Julia Kogan ha chiamato in causa il suo ex fidanzato Nicholas Martin dicendo di aver contribuito alla scrittura della commedia musicale di successo Florence Foster Jenkins mentre erano fidanzati.

La signora Kogan ha detto di non aver voluto rivelare prima la “collaborazione strettamente intrecciata”. Era spaventata dalla reazione che avrebbe potuto avere il suo ex. Ma quando la sua richiesta a Martin, di far valere i suoi diritti di autrice della sceneggiatura, è stata ignorata, ha deciso di citarlo in giudizio.

meryl streep florence

La signora Kogan, da Fulham, ovest di Londra, ha detto che il suo ex non avrebbe mai potuto scrivere la storia senza il suo aiuto e la sua esperienza. Julia ha portato una visione da insider sul modo in cui i cantanti d’opera eseguono e praticano, oltre ad una dettagliata conoscenza della musica lirica che costituisce una parte critica del film.

“La signora Kogan era anche altamente qualificata, avendo studiato letteratura all’università e avendo pubblicato articoli su riviste, CD e scritto un certo numero di libri per bambini prima di incontrare Martin.”

Julia avrebbe anche contribuito al “dialogo comico” della “scena più memorabile del film” e alla “terminologia utilizzata nel mondo dell’opera”. Il suo contributo è stato un contributo fondamentale per i personaggi e per il tema principale del film (“loveliness”).

meryl streep florence

Ma Martin smentisce e dice di essere l’unico autore della sceneggiatura del film nominato all’Oscar e ai Bafta e che Julia era “semplicemente un’amica”. Martin dice che apprezzava la sua intelligenza e la sua grande personalità. Martin viene da Tooting, a sud di Londra. Prima di diventare scrittore ha lavorato come bouncer e croupier. Ha scritto episodi di Midsomer Murders e The Bill. La sua carriera televisiva è ventennale. Martin sostiene di aver lavorato da solo e di non collaborare né scrivere mai con nessuno. Non esiste alcuna prova documentale che indichi  Miss Kogan come l’autrice o colei che ha scritto una sola riga della sceneggiatura del Film.

“La signora Kogan è stata molto utile, ha criticato con intelligenza. Il suo coinvolgimento non era altro che un sostegno amministrativo. La signora Kogan non ha avuto un contributo autoriale allo sviluppo della sceneggiatura; ha agito come lettore, come un critico, come un amante e come consigliera. Nessuna di queste caratteristiche la promuove a ruolo di autrice”.

Quando si diventa autori

La causa, instaurata nel 2017, è stata vinta da Martin: il Giudice ha ritenuto che Miss Kogan non fosse co-autrice della sceneggiatura del film Florence. Ma era solo il primo grado e il caso è arrivato in Corte d’Appello.

La decisione, del 9 Ottobre 2019, recentissima, ha annullato la sentenza di primo grado e rinviato ad un nuovo Giudice che deciderà il ruolo di Miss Kogan nella redazione della sceneggiatura del film Florence. La versione integrale della decisione puoi leggerla CLICCANDO QUI.

La decisione della Corte d’Appello esamina i requisiti per essere considerati co-autori di un’opera. Secondo il Copyright, Designs and Patents Act 1988 (CDPA), un’opera in comunione è creata dalla collaborazione di due o più autori, dove il contributo di ciascuno non è distinguibile.

I requisiti per la co-autorialità

La Corte ha individuato quattro elementi essenziali: collaborazione, comunione, contributo e non-distinzione del contributo. Una collaborazione richiede che due o più persone lavorino insieme con un “disegno comune”. Il contributo di un co-autore deve essere “notevole” e dimostrare abilità, lavoro e sforzo. Non sono sufficienti correzioni editoriali o semplici suggerimenti. Il contributo deve esprimere una “creazione intellettuale”, frutto di scelte libere ed espressive. La Corte ha chiarito che il contributo non deve essere necessariamente testuale; anche suggerimenti su personaggi o musiche possono qualificare una persona come co-autore.

La qualifica di co-autore in Italia

In Italia, la qualifica di co-autore si ottiene in base a criteri definiti dalla legge sul diritto d’autore (Legge n. 633/1941) e dall’interpretazione giurisprudenziale. L’elemento centrale è la collaborazione creativa.

Ecco i requisiti principali:

  • Contributo creativo indistinguibile: L’opera deve essere il risultato della collaborazione di più persone, i cui contributi sono talmente intrecciati da non poter essere distinti o separati senza alterare l’essenza dell’opera. Ad esempio, la melodia e il testo di una canzone possono formare un’opera in comunione.
  • Carattere creativo e originale: Come per ogni opera, anche il contributo di ogni co-autore deve avere un carattere creativo. Deve essere l’espressione personale dell’intelletto umano, anche se il livello di creatività può essere modesto.
  • Accordo di collaborazione: Non è strettamente necessario un contratto scritto per stabilire la co-autorialità, ma è fondamentale che ci sia una volontà comune di collaborare alla creazione dell’opera.
  • Presunzione di uguaglianza: In assenza di un accordo scritto che stabilisca diversamente, si presume che i contributi di tutti i co-autori abbiano uguale valore.

La legge italiana distingue anche tra:

  • Opere in comunione: I contributi sono inscindibili e il diritto d’autore appartiene in comune a tutti i co-autori (Art. 10 L. 633/1941).
  • Opere collettive: I contributi sono distinguibili e gli autori sono titolari del diritto sulla propria parte. È il caso, ad esempio, di enciclopedie o riviste. L’autore dell’opera collettiva è colui che la organizza e dirige (Art. 7 L. 633/1941).

È importante sottolineare che, per le opere cinematografiche, la legge individua specificamente come co-autori l’autore del soggetto, l’autore della sceneggiatura, l’autore della musica e il direttore artistico (Art. 44 L. 633/1941).

L’applicazione al caso specifico

Nel caso di una sceneggiatura, la Corte ha concluso che la decisione dipendeva dalla natura della collaborazione e se i contributi esprimevano una creazione intellettuale. Tuttavia, non è stato possibile giungere a una conclusione definitiva. Il giudice di primo grado aveva infatti ignorato le testimonianze, lasciando la Corte d’Appello senza gli elementi essenziali per la valutazione. Di conseguenza, il caso è stato rinviato per una nuova valutazione.

Lo Studio Legale Dandi fornisce assistenza legale in Diritto dello spettacolo. Dai un'occhiata ai nostri servizi oppure contattaci!

Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

Site Footer