Creare un’opera nuova con spezzoni di film: un riassunto per il produttore
Un produttore che intende creare un’opera audiovisiva rimontando spezzoni di film altrui deve affrontare questioni complesse di diritto d’autore. La legge definisce questi montaggi come opere autonome, protette dal copyright. Il principio fondamentale da rispettare è che per usare l’opera di altri serve sempre il consenso.
A chi chiedere il consenso e perché
I diritti su un film non sono unici, ma divisi in due tipologie:
Diritti Patrimoniali
Questi diritti riguardano l’utilizzazione economica dell’opera, come la riproduzione e la distribuzione. Essi appartengono al produttore che ha finanziato il film. Poiché l’evento o la mostra ha scopo di lucro (richiede un biglietto d’ingresso), non si applicano le eccezioni di uso gratuito per scopi culturali o didattici. Per poter usare legalmente gli spezzoni, è obbligatorio ottenere una licenza dal produttore.
Diritti Morali
Questi diritti appartengono all’autore dell’opera, che per la legge italiana è principalmente il regista. Il diritto morale protegge l’integrità dell’opera. Il rimontaggio di spezzoni, che snatura il contesto originale, potrebbe essere visto come una violazione del diritto morale d’autore.
Come proteggersi dai rischi legali
Per proteggersi da ogni rischio, non basta ottenere solo la licenza per i diritti patrimoniali. È consigliabile richiedere una manleva al produttore. La manleva è un accordo che protegge chi usa gli spezzoni da eventuali rivendicazioni future degli autori (come il regista) per violazione del loro diritto morale. Inserire questa clausola nel contratto permette di difendersi nel caso in cui gli autori originali contestino il rimontaggio del loro lavoro.
Quando si possono usare spezzoni di notiziari e filmati d’archivio in un documentario?
I filmati d’archivio, le fotografie storiche e i vecchi spezzoni di notiziari sono l’anima di molti documentari. Sono l’unico modo per dare vita a eventi del passato, ma l’uso di questo materiale è un campo minato dal punto di vista legale. La regola generale è che ogni opera, non importa quanto sia vecchia, è protetta da diritto d’autore e non può essere utilizzata senza il permesso del titolare. Ignorare questa regola può portare a costose cause legali e impedire la distribuzione del tuo film.
La regola d’oro: chiedi sempre il permesso
La via più sicura e professionale per usare qualsiasi materiale è ottenere una licenza d’uso. Questo significa negoziare e pagare per il diritto di utilizzare il contenuto per un periodo di tempo specifico e per un determinato scopo (ad esempio, per la proiezione in sala o lo streaming). I detentori dei diritti possono essere emittenti televisive, agenzie fotografiche o archivi storici. Avere una licenza chiara ti garantisce una “catena dei diritti” inattaccabile, essenziale per qualsiasi accordo di distribuzione.
Quando non serve l’autorizzazione? Le eccezioni
Esistono rare circostanze in cui puoi utilizzare materiale protetto senza licenza.
- Opere di pubblico dominio: Se i diritti d’autore di un’opera sono scaduti (solitamente 70 anni dopo la morte dell’autore in Italia e in Europa), il materiale diventa di pubblico dominio e può essere usato liberamente da tutti. Questa è l’unica vera eccezione che non richiede una verifica legale complessa.
- Eccezioni legali (diritto di cronaca, ecc.): Il diritto italiano e quello europeo prevedono delle “eccezioni e limitazioni” al diritto d’autore per scopi specifici. Per un documentario, la più rilevante è il diritto di cronaca, che permette l’uso di brevi estratti per fini di critica, discussione o informazione. Tuttavia, questo è un confine molto sottile e richiede che l’uso sia strettamente funzionale alla narrazione e non sostitutivo dell’opera originale.
Un avvertimento sul “Fair Use”: quale è il confine tra fair use e violazione di copyright
È importante sottolineare che la dottrina del “fair use“, ampiamente discussa negli Stati Uniti, non ha un’applicazione diretta e sicura in Italia e in Europa. Mentre negli Stati Uniti il fair use è un principio flessibile che un giudice può interpretare, nel nostro ordinamento le eccezioni sono rigide e tassative. Fare affidamento su un concetto legale non riconosciuto può mettere a serio rischio il tuo progetto.
In sintesi, il percorso più sicuro e professionale per un documentarista è sempre quello di ottenere le licenze necessarie. Affidarsi alle eccezioni richiede una profonda conoscenza della legge e, quasi sempre, il supporto di un consulente legale per evitare rischi.
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