Doppiaggio e Diritto d’autore

Doppiaggio e Diritto d'autore

Qualsiasi doppiaggio non può non essere falso e artisticamente nullo, se non altro perchè ogni lingua possiede certi gesti espressivi e organici che sono caratteristici degli individui che in quella lingua si esprimono. Non si può parlare in inglese e gesticolare in italiano

(Bela Balazs)

Il Doppiatore

Il doppiatore è un attore che, in fase di doppiaggio di un film, telefilm e in generale di qualunque contenuto audio/video che necessiti di una voce attoriale, presta la propria voce ad attori stranieri per le edizioni in lingua non originale o fa da “voce fuori campo”, come messaggi radiofonici o cartoni animati e videogiochi di produzione nazionale a cui va attribuita una voce ex novo.

L’opera cinematografica nasce dall’unione e coordinazione, per opera del regista-direttore artistico, di diversi contributi creativi aventi carattere e requisiti di tutela autonomi, che la legge individua nel soggetto, nella sceneggiatura e nella musica (art. 44 l.d.a.). Alla realizzazione di un film, tuttavia, possono partecipare ‘creativamente’ anche altri soggetti, ignorati dal legislatore del 1941, quali lo scenografo, il costumista, il fotografo e il doppiatore, autori di altrettante opere dell’ingegno.

Secondo la giurisprudenza (Pret. Roma, 21/10/1983 – Camarda c. Soc. Cic) il doppiatore di voce di un’opera cinematografica, che si limiti a pronunciare alcune parole o frasi, sia pure con inflessioni, tonalitĂ  ed accenti fonici particolari, non ha diritto alla menzione del proprio nome nei titoli di testa del film (art. 83 legge diritto autore 22 aprile 1941, n. 633).

Doppiare un film lede i diritti dell’autore?

Nel 1984 fece scalpore una decisione del giudice Izzo del Tribunale di Roma. Doppiare in italiano un film straniero, e modificarne il titolo, sarebbe lesivo del diritto d’ autore, e darebbe al regista il diritto di chiedere che venga bloccata la circolazione del suo film. Questa la conclusione, alla quale era giunto il giudice pronunciandosi su un ricorso del regista Walerian Borowczyk contro la societĂ  di distribuzione Cinetrading che aveva importato il film Docteur Jekyll et les femmes, mettendolo in circolazione con il titolo “Nel profondo del delirio”, dopo aver provveduto – com’ è prassi comune e consolidata – a effettuarne il doppiaggio in italiano.

Il regista Borowczyk aveva chiesto al Tribunale che venisse impedita la circolazione in Italia di una edizione del suo film diversa nel titolo e nei dialoghi, da quella originale francese. Il regista, infatti, lamentava che, in sede di traduzione, i dialoghi originari erano stati “adattati” oltre che tradotti.

Il Giudice gli aveva dato ragione, e, nell’ordinanza depositata il 23 giugno, oltre a proibire alla Cinetrading di “programmare o far programmare” la edizione italiana del film, aveva sostenuto che non solo il cambiamento di titolo, non solo l’ eventuale adattamento, ma anche il puro e semplice doppiaggio dĂ  diritto all’ autore dell’opera di invocare l’articolo 20 della legge sul diritto morale d’ autore, e di opporsi alla circolazione del suo film in versioni non da lui direttamente curate.

Doppiatori di Hollywood: in memoria di June Foray

Doppiatori di Hollywood

June Foray: una delle piÚ grandi voci di Hollywood di cui probabilmente non avete mai sentito parlare.

La signora Foray (nata giugno Lucille Forer, a Springfield, Massachusetts) è morta a Los Angeles il 26 luglio all’età di 99 anni. All’età di 12 anni, la voce di Foray è stata trasmessa per la prima volta in un programma radio locale e, all’età di 15 anni, lavorava già regolarmente in radio. Ha condotto un proprio show in radio alla fine degli anni ’30. Prima della fine degli anni ’40, aveva partecipato a spettacoli radiofonici con leggende come Danny Thomas, Steve Allen e Jimmy Durante.

Per gli amanti dei cartoni animati è stato uno shock. Ci ha lasciato Lucifero, il gatto del film di Cenerentola, Wheezy Weasel e Lena Hyena di “Chi ha incastrato Roger Roger Rabbit“, Betty Rubble dei “I Flintstones“, Daisey Duck (Paperina) e Nonna Papera, Jokey Smurf (il Puffo Burlone), Nell Fenwick, la fidanzata di Mountie , Dudley Do-Right, la bambola mortale dell’episodio di Twilight Zone (“My name is Talky Tina, and I am going to kill you” “Il mio nome è Talky Tina, e io ti ucciderò”), ha vinto l’Emmy Award signora Cauldron dal The Garfield Show e Rocket J. Squirrel, meglio conosciuto come Rocky lo scoiattolo volante, e il suo nemico di sempre Natasha Fatale, entrambi “Rocky e i suoi amici” (poi noto come “Bullwinkle Show”).

Doppiatori di HollywoodL’elenco sarebbe ancora lungo. Dietro a questi e ad altri personaggi, per oltre 300 produzioni, c’era June Foray, la voce più famosa del mondo dello spettacolo di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Per molti il suo successo coronato è arrivato con Rocky e i suoi amici (1959-1964). La Foray doppiava sia la voce di Rocky, lo scoiattolo aviatore, che quella della fidanzata Natasha, l’elegante spia russa. Ancora oggi, quando si pensa alla serie, si rimane sconvolti dal fatto che la Foray riuscì a creare le voci per non uno, ma due dei personaggi più classici della programmazione animata. Nonostante i riconoscimenti e il successo che la signora Foray ha goduto durante la sua vita, non è stata accreditata come dovuto per i suoi contributi vocali.

In che misura furono legalmente protette le centinaia di creazioni vocali della signora Foray?

Negli Stati Uniti degli anni ’80, la 9a Corte d’Appello ha riconosciuto come degni di essere protetti i diritti della voce dell’attrice Bette Midler. Nella sentenza si legge che la voce è parte della sua identità e persona. Ma nella situazione della signora Foray, non c’era nessuna voce da proteggere: tutte le sue interpretazioni erano collegate a personaggi diversi tra loro. Allora si può dire che l’identificazione tra il personaggio e la persona godono di protezione? Cosa direbbero i doppiatori?

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