Foto online: basta un clic per rubarle? La legge e gli strumenti per proteggerti

Utilizzo consentito foto senza nome: un errore comune è pensare che una fotografia non firmata, o di cui non si conosce l’autore, sia automaticamente di libero utilizzo. Invece, la legge sul diritto d’autore protegge l’opera fin dal momento della sua creazione, a prescindere che l’autore abbia apposto il suo nome o meno. Il diritto d’autore, infatti, non è vincolato a formalità, ma è una conseguenza diretta dell’atto creativo. Pertanto, l’utilizzo di una foto senza nome, senza il consenso del suo autore, costituisce comunque una violazione. Spetta all’utente che l’ha utilizzata dimostrare di aver ottenuto l’autorizzazione o che l’immagine rientra nelle eccezioni previste dalla legge, come il diritto di cronaca o di critica, o che è di pubblico dominio. In assenza di queste condizioni, il rischio di una richiesta di risarcimento è molto alto.

Il fotoreporter Antonio Minischetti ha citato in giudizio la società Banzai Media per aver pubblicato su vari siti web alcune sue fotografie dell’attrice Moana Pozzi senza il suo consenso e senza indicare il suo nome. Minischetti ha sostenuto che l’omessa menzione del nome e della data di produzione delle fotografie costituisse una violazione del diritto d’autore e del suo diritto morale a essere riconosciuto come autore.

La difesa di Banzai Media e la decisione del Tribunale

Banzai Media si è difesa sostenendo che le fotografie non erano opere d’arte ma “fotografie semplici”, e che, in base alla Legge sul Diritto d’Autore (art. 90), la riproduzione non è abusiva se le fotografie non recano già il nome del fotografo e la data. Inoltre, la società ha ribadito che la semplice omessa menzione del nome non viola il diritto morale d’autore, che si configura solo in caso di disconoscimento della paternità dell’opera.

Il Tribunale di Milano ha respinto le richieste del fotoreporter. Nella sua sentenza, ha stabilito che:

  • Minischetti non aveva fornito prove sufficienti che le fotografie originali recassero il suo nome e la data, un requisito essenziale per la tutela in questo caso.
  • Le fotografie non erano considerate “opere artistiche”, ma “fotografie semplici”, per le quali il diritto di avere il proprio nome apposto dipende dal fatto che tale nome fosse già presente sull’originale.
  • L’omissione del nome, di per sé, non equivale a un disconoscimento della paternità, e pertanto non costituisce una violazione del diritto morale d’autore.

In sintesi, la sentenza chiarisce che la pubblicazione di una foto senza il nome dell’autore può essere lecita se l’autore stesso non aveva provveduto a indicare il proprio nome sulla foto originale, e non viene messa in discussione la sua paternità.

Cosa dice la legge sulla firma online

L’articolo 90 della legge sul diritto d’autore è fondamentale in questo contesto. Per le fotografie semplici, la legge stabilisce che il fotografo deve indicare il proprio nome o quello del committente e la data di produzione. Se queste indicazioni non sono presenti sull’esemplare originale, la riproduzione della foto non è considerata abusiva, a meno che l’autore non riesca a dimostrare la “mala fede” di chi l’ha utilizzata.

Come proteggere le tue foto online

Per un fotografo che opera online, la tutela è data non solo dalla legge, ma anche da una serie di accorgimenti pratici.

  • Firma digitale (Watermark): Aggiungere un watermark o una firma visibile direttamente sull’immagine è uno dei metodi più comuni. Anche se non è un requisito legale, rende evidente la paternità dell’opera e funge da deterrente.
  • Metadati (EXIF): I metadati EXIF sono informazioni nascoste all’interno del file immagine (es. nome del fotografo, data, modello della fotocamera). Mantenerli attivi è importante perché, anche se l’immagine viene riprodotta senza firma visibile, è possibile risalire all’autore.
  • Registrazione e licenze: Per le opere fotografiche, può essere utile registrare l’opera su piattaforme dedicate al copyright. In caso di utilizzo da parte di terzi, è consigliato concedere licenze d’uso che specificano chiaramente i termini di utilizzo e l’obbligo di citare il nome dell’autore.
  • Pubblicare a bassa risoluzione: Pubblicare versioni a bassa risoluzione delle proprie foto online può limitare l’uso non autorizzato, rendendole inadatte per la stampa o per altri scopi commerciali.

In conclusione, la legge italiana richiede la presenza del nome e della data per le fotografie semplici per far valere pienamente i propri diritti. Tuttavia, anche se non sono presenti, il fotografo mantiene il diritto morale alla paternità, e un utilizzo abusivo può comunque essere contestato. L’integrazione di strumenti digitali come watermark e metadati è la strategia più efficace per tutelare il proprio lavoro nel contesto online.

I principi legali che regolano il diritto d’autore, il diritto d’immagine e la reputazione rimangono validi, anche nel contesto digitale.

Diritto d’immagine e privacy sui social media

I social network e le piattaforme online non sono una “zona franca”. Se pubblichi una foto o un video di qualcuno, il consenso della persona ritratta è fondamentale, proprio come nel mondo offline. La diffusione di immagini senza autorizzazione, specialmente se la persona non è un personaggio pubblico e l’immagine è di natura privata, può portare a conseguenze legali per violazione della privacy e del diritto d’immagine. Un’eccezione è se l’immagine è stata scattata in un luogo pubblico e ha una finalità giornalistica o di interesse generale, ma anche in questo caso il diritto della persona a non essere lesa nella sua dignità o reputazione rimane prioritario.

Diritto d’autore e contenuti online

La stessa tutela che protegge un’opera d’arte o una fotografia su carta si applica anche a un’immagine o a un testo su internet. Il fatto che un contenuto sia facilmente accessibile online non significa che sia di pubblico dominio. Se usi un’immagine trovata su Google o su un social media per un tuo progetto, un articolo o una campagna pubblicitaria, devi assicurarti di avere l’autorizzazione dell’autore. Molti siti offrono immagini con licenze specifiche (es. Creative Commons), che indicano chiaramente cosa è possibile fare con quel contenuto (es. uso non commerciale, obbligo di citare l’autore).

Come agire in caso di violazione online

Se la tua immagine o un tuo contenuto protetto da copyright viene utilizzato illegalmente online, hai diversi strumenti per tutelarti:

  • Segnalazione alla piattaforma (Notice & Takedown): La maggior parte delle piattaforme (Facebook, Instagram, YouTube) offre strumenti per segnalare una violazione del diritto d’autore o della privacy. In questi casi, la piattaforma è obbligata a rimuovere il contenuto segnalato se la tua richiesta è fondata.
  • Diffida stragiudiziale: È un’intimazione formale, inviata da un avvocato, che richiede la rimozione del contenuto e talvolta il risarcimento del danno.
  • Azione legale: Se i tentativi precedenti non hanno successo, è possibile procedere con una causa civile per ottenere la rimozione del contenuto e un risarcimento per i danni subiti.

In sintesi, le regole del mondo reale si applicano anche online, ma devi conoscere i meccanismi specifici delle piattaforme digitali per far valere i tuoi diritti.

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Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

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