Responsabilità del provider: il nuovo Titolo II – quater della Legge n. 633/1941

responsabilità del provider

I temi legati a legale responsabilità provider, hosting service provider e responsabilità fornitori servizi hosting sono oggi più che mai di grande attualità; in questo articolo faremo chiarezza sulle responsabilità del provider con le ultime novità in merito.

Il provider e le sue responsabilità

Il provider è un intermediario tra chi intende comunicare un’informazione e i destinatari della stessa. Qualsiasi attività venga posta in essere in rete, passa sempre attraverso l’intermediazione di un provider mentre i dati transitano attraverso i suoi server.

Il principale servizio fornito dal provider è quello di accesso (access provider), ma ve ne sono altri, come la fornitura di mail, di spazio web per un sito (hosting), e così via.

Si distinguono, infatti, content provider (fornitore di contenuti, autore quindi anche dei contenuti pubblicati sui propri server), network provider (fornitore di accesso alla rete attraverso la dorsale internet), access provider (offre alla clientela l’accesso ad internet attraverso modem o connessioni dedicate), host provider (fornisce ospitalità a siti internet), service provider(fornisce servizi per internet, come accessi o telefonia mobile), e cache provider (immagazzina dati provenienti dall’esterno in un’area di allocazione temporanea, la cache, al fine di accelerare la navigazione in rete).

Nell’ambito delle attività svolte dai provider, la questione più controversa è quella che riguarda  la loro responsabilità per le violazioni commesse attraverso i servizi forniti agli utenti. Nel caso di una violazione posta in essere dall’utente (domain grabbing, diffamazione via web, circolazione di materiale pedopornografico, violazione del diritto d’autore o IP) , il provider se e in quali termini ne risponde?

Dipende dalla tipologia di illecito, dal rapporto tra provider e utente e quindi dall’attività che svolge l’intermediario.

Le regolamentazioni sulla responsabilità del provider

La direttiva copyright (UE) 2019/790 e il decreto attuativo della direttiva (D.lgs. n. 177/2021) hanno  introdotto il Titolo II-quater alla Legge n. 633/1941 stabilendo specifiche disposizioni sull’“Utilizzo di contenuti protetti da parte dei prestatori di servizi di condivisione di contenuti online”, composto dagli articoli da 102-sexies a 102-decies.

La definizione di provider

L’art. 102-sexies definisce il provider come un prestatore di servizi con i seguenti requisiti:

  • il soggetto ha come scopo principale di memorizzare e dare accesso al pubblico a grandi quantità di opere o di altri materiali protetti dal diritto d’autore;
  • le opere o gli altri materiali protetti sono caricati dagli utenti;
  • le opere o gli altri materiali protetti sono organizzati e promossi allo scopo di trarne profitto sia direttamente che indirettamente.

La norma precisa che non possono essere considerati come prestatori di servizi di condivisione on-line:

  • i prestatori che danno accesso alle enciclopedie online ed ai repertori didattici o scientifici senza scopo di lucro;
  • le piattaforme di sviluppo e di condivisione di software open source;
  • i fornitori di servizi di comunicazione elettronica;
  • i prestatori di mercati online,
  • i prestatori di servizi cloud da impresa a impresa;
  • i prestatori di servizi cloud che consentono agli utenti di caricare contenuti per uso personale.

Rientrano tuttavia tra i prestatori di servizi di condivisione: i prestatori di mercato online o di servizio cloud che consenta di condividere tra più utenti opere protette.

La comunicazione al pubblico

L’art. 102 sexies chiarisce che i provider compiono un atto di comunicazione al pubblico quando consentono l’accesso a opere protette dal diritto d’autore o ad altri materiali protetti caricati dai loro utenti.

Per poter svolgere legittimamente questo tipo di attività, devono ottenere un’autorizzazione dai titolari dei diritti mediante la conclusione di un accordo di licenza.

L’autorizzazione comprende anche gli atti compiuti dagli utenti dei servizi che caricano contenuti protetti sulla piattaforma qualora non agiscano su base commerciale o qualora la loro attività non generi ricavi significativi.

Responsabilità del provider per mancata acquisizione dell’autorizzazione

L’articolo 102-septies disciplina il regime di responsabilità dei prestatori e degli utenti qualora non sia stato possibile ottenere l’autorizzazione da parte dei titolari dei diritti . Nel caso di mancata acquisizione dell’autorizzazione, i prestatori di servizi sono ritenuti responsabili per gli atti non autorizzati di comunicazione al pubblico.

La responsabilità è tuttavia esclusa quando i prestatori di servizi riescono a dimostrare di aver compiuto i massimi sforzi per:

  • ottenere un’autorizzazione secondo elevati standard di diligenza professionale di settore;
  • impedire che non siano rese disponibili opere e altri materiali per i quali hanno ricevuto le informazioni dai titolari dei diritti;
  • disabilitare l’accesso o rimuovere dai propri siti web le opere o gli altri materiali oggetto di segnalazione ed interdirne il caricamento in futuro (l’intervento deve avvenire tempestivamente dopo la ricezione di una motivata segnalazione da parte dei titolari dei diritti).

Responsabilità relative ai nuovi prestatori di servizi di condivisione di contenuti on line

L’articolo 102-octies prevede che ai prestatori di servizi di condivisione disponibili al pubblico da meno di tre anni e che hanno un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro si applicano obblighi mitigati in materia di controllo e rimozione dei contenuti non autorizzati.

Cooperazione tra prestatori di servizi e titolari dei diritti

L’articolo 102-nonies contiene le norme relative alla cooperazione tra piattaforme e titolari dei diritti. Tale cooperazione favorisce la disponibilità delle opere o di altri materiali caricati dagli utenti (che non violino il diritto d’autore o i diritti connessi), salvaguardando altresì il caso in cui tali opere o altri materiali sono oggetto di eccezione o limitazione. Gli utenti possono infatti avvalersi delle eccezioni o limitazioni per i casi di: a) citazione, critica, recensione; b) utilizzo a scopo di caricatura, parodia o pastiche. Di tale opportunità è data notizia dai prestatori di servizi nei loro termini e condizioni.

Disabilitazione all’accesso o rimozione delle opere

L’articolo 102-decies regola le procedure di reclamo e rimozione dei contenuti a disposizione degli utenti in caso di controversie in merito alla disabilitazione o alla rimozione di contenuti da essi messi a disposizione in presenza di presumibili violazioni dei diritti.

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