La tutela dei videogiochi: la Consolle è protetta dal diritto d’autore

La tutela dei videogiochi: la Consolle è protetta dal diritto d’autore

La tutela dei videogiochi

Il termine videogioco generalmente tende ad identificare un software, ma in alcuni casi può riferirsi anche ad un dispositivo hardware dedicato a uno specifico gioco.

Consolle protetta dal diritto d’autore

La Cassazione ribadisce la tutela ampia per i videogiochi – considerati qualcosa di più di semplici programmi per computer – e, soprattutto, per i dispositivi “chiave-serratura” di protezione del diritto d’autore contenuto.

Il videogioco come opera complessa

I videogiochi sono e restano «opere multimediali complesse» riconducibili «alla categoria dei supporti contenenti sequenze di immagini in movimento», tutelati pertanto dall’articolo 171-ter della legge 633/1941 e non dal precedente 171 bis (che è relativo ai programmi software, e che comunque prevede pene edittali identiche).

Il Fatto

Il caso riguardava due imputati portati a giudizio per aver messo in commercio – anche via web – dispositivi di effrazione dell’Mtp (misure tecnologiche di protezione) di consolle Microsoft, Nintendo e Sony.

Il videogioco come programma per elaboratore

Secondo i difensori, la struttura di queste piattaforme oggi potrebbe essere inquadrata nel concetto di «programmi per elaboratore», valutazione che invece la Corte ha respinto giudicando pienamente allineata la giurisprudenza di legittimità rispetto alla più recenti decisioni europee (causa C-355/12 della Corte Ue).

In particolare

Non è necessario che l’effrazione si consumi direttamente ed esclusivamente sul prodotto videogioco (software), perchè se la consolle (componente hardware) è necessaria a “far girare” il programma di software originali, il suo ruolo è quello di un dispositivo “chiave-serratura” posto a diretta tutela del diritto d’autore coperto dalla norma incriminatrice.

La tutela dei videogiochi: in sostanza

«Una parte della protezione sta nelle informazioni inserite nel supporto- videogioco originale, mentre l’altra parte è inglobata nella consolle». Conclusione, questa, specifica l’estensore, perfettamente in linea con la sentenza Cge, che riconosce compatibile con la direttiva 2001/29/Ce – e cioè tutelate – «le apparecchiature portatili o le consolle destinate a garantire l’accesso ai giochi e la loro utilizzazione».

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