I marchi del cartello: Narcos e El Chapo

I Marchi del cartello

Il Marchio Narcos

Netflix sta affrontando una controversia sul marchio Narcos con la famiglia di Pablo Escobar. Il fratello di Escobar, Roberto De Jesus, Escobar Gaviria ha chiesto a Netflix un risarcimento di un miliardo di dollari per presunte violazioni della proprietà intellettuale. In cambio, e basandosi su una diffida che è stata recentemente spedita, sembra che gli avvocati di Netflix stiano minacciando di chiamare in causa la famiglia Escobar. La diffida è stata scritto dagli avvocati che lavorano per la Narcos Production LLC, società creatrice del videogioco Narcos: Cartel Wars e la stessa serie Netflix.

Per quella diffida, la Escobar Inc, di proprietĂ  di Gaviria, ha presentato una domanda di utilizzo per i marchi di Cartel Wars e Narcos alla USPTO (United States Patent and Trademark Office) lo scorso agosto. La diffida afferma che le dichiarazioni di Escobar sull’uso del marchio, sono tutte false, incluse quelle che dicono che il marchio del videogiochi è utilizzato dal 1986. Gli avvocati della Narcos Productions dicono di aver denunciato tali affermazioni, sottolineando che “nel 1986 Internet non era ancora cosi diffuso, nĂ© era in grado di fornire servizi audiovisivi nĂ© videogiochi”. L’amministratore delegato di Escobar Inc, Olof Gustafsson, ha dichiarato che gli avvocati di Netflix hanno concordato con gli avvocati di Escobar il pagamento per alcuni dei marchi, ma ora stanno “determinando quanto”. Inoltre ha dichiarato:”Dovrebbero rebrandare il loro intero spettacolo. Lo sanno. Ecco perchĂ© stanno trattando con noi. Altrimenti non avrebbero mai discusso con una famiglia dei cartelli della droga “. Questo presunto problema legale succede quando lo scout di location di Netflix per Narcos, Carlos Munoz Portal, è stato trovato morto in Messico. I dettagli sull’omicidio non sono stati ancora rivelati; l’area che stava investigando per la serie è conosciuta come molto pericolosa.

Marchio El Chapo

Con la ricattura de “El Chapo” Guzmán i suoi familiari realizzano il vecchio sogno di sfruttarne la notorietà, che nell’ambiente del marketing non va tanto per il sottile. Anche i familiari del boss della droga messicano Joaquin El Chapo Guzman hanno registrato il suo nome per l’uso commerciale. Nel 2010 e nel 2011 il Mexico’s Industrial Property Institute ha approvato 24 richieste di marchio provenienti dalla figlia di El Chapo, Alejandrina Gisselle Guzmán Salazar e da due donne a lui vicine. La registrazione concede i diritti esclusivi per la produzione di prodotti come vestiti, gioielli e giocattoli recanti la sigla “El Chapo” e altre varianti del nome del criminale.

I Marchi del cartello

El Chapo è il leader del cartello di Sinaloa, la più potente rete del traffico di droga in Messico, organizzazione collegata a migliaia di morti. La scoperta dell’approvazioni del marchio da parte del Mexico’s Industrial Property Institute è diventata un piccolo scandalo internazionale.

Il Marchio El Chapo

In Messico i prodotti commerciali legati alla criminalità organizzata non sono una novità. I cosiddetti narcocorridos, con cui si celebravano le gesta del rivoluzionario messicano Pancho Villa, sono diventati canzoni popolari che adesso celebrano le gesta dei criminali, soprattutto negli stati della frontiera messicana.. Tuttavia, El Chapo è probabilmente l’unico trafficante di droga dopo il colombiano Pablo Escobar ad essersi costruito una fama internazionale al punto che la sua immagine si è evoluta in un marchio commerciabile. Ad Halloween negli Stati Uniti era possibile acquistare il costume dell’evasione di El Chapo, mentre le vendite delle camicie blu sono aumentate dopo l’intervista di El Chapo con l’attore Sean Penn.

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