Quando un format non è un’opera: la sentenza che chiarisce i limiti del diritto d’autore sui quiz contest

La tutela di app e software è un tema cruciale nel diritto d’autore, specialmente nell’era digitale in cui l’innovazione tecnologica procede a ritmi serrati.

Il caso: Corte d’Appello di Torino, Sentenza n. 963/2025

Un creativo sviluppa un’app per quiz calcistici chiamata “J-Game” (Juventus Game) e la deposita in SIAE nel novembre 2019. Nel febbraio 2020 presenta il progetto alla Juventus, che non risponde. Mesi dopo, scopre che il club ha lanciato “JOFC”, un quiz contest con caratteristiche simili. Accusa la società di plagio e chiede il risarcimento danni.

La Juventus replica: il nostro progetto esisteva già dal luglio 2019, sviluppato con la società QMI, prima di qualsiasi contatto con l’attore.

Due gradi di giudizio confermano: nessun plagio, nessuna tutela.

Le questioni di diritto d’autore: i punti chiave

1. Il deposito SIAE non basta

Il semplice deposito in SIAE non garantisce tutela autoriale. L’opera deve possedere creatività oggettiva e originalità, non presunti dall’atto di registrazione.

La Corte chiarisce: il deposito è solo un elemento cronologico, non la prova del carattere creativo.

2. Format: serve molto più di un’idea

Per essere tutelato, un format deve presentare:

  • Titolo distintivo
  • Struttura narrativa articolata
  • Apparato scenico definito
  • Personaggi o elementi fissi
  • Un quid novi che vada oltre la mera combinazione di elementi preesistenti

Nel caso “J-Game”, la Corte rileva che:

  • Quiz su partite di calcio = elemento diffusissimo
  • Cinque domande = struttura generica
  • Pronostici sportivi = prassi consolidata
  • Premi e classifiche = meccaniche comuni

Risultato: l’app manca di originalità tutelabile.

3. La creatività non si presume

La Corte applica la giurisprudenza consolidata: la creatività deve essere provata, non allegata genericamente.

L’attore non ha prodotto in giudizio:

  • Una copia dell’app funzionante
  • Il progetto depositato in SIAE
  • Elementi specifici che dimostrassero l’apporto creativo originale

Senza prova concreta del carattere creativo, non c’è tutela.

4. Idee vs. espressione: il confine cruciale

La sentenza ribadisce un principio fondamentale: il diritto d’autore tutela la forma espressiva, non l’idea.

Qualsiasi sviluppatore può creare un quiz calcistico con pronostici. Ciò che conta è come lo realizzi, non cosa realizzi.

5. Le differenze contano

Anche ammettendo elementi comuni, la Corte rileva differenze sostanziali tra i due prodotti:

  • “J-Game”: app per smartphone, pubblico generico
  • “JOFC”: piattaforma web, riservata agli iscritti al Fan Club Juventus

Diverse modalità di fruizione, classifiche, meccaniche di coinvolgimento e modelli di monetizzazione escludono la sovrapponibilità.

Il problema del marchio “J”

Bonus: la Corte conferma la contraffazione del marchio Juventus. Usare la lettera “J” in un contesto calcistico, anche “solo” per presentare un progetto, integra uso distintivo non autorizzato.

L’eccezione: “era solo per mostrarvelo” non regge. L’offerta commerciale configura già uso del marchio.

Cosa Significa per creativi e imprenditori

Se stai sviluppando un format, un’app o un progetto creativo:

Documenta l’originalità: non limitarti a dire “è innovativo”, dimostra gli elementi creativi specifici

Differenziati concretamente: evita la mera riproposizione di meccaniche note con varianti marginali

Attenzione ai marchi altrui: anche in fase di proposta, l’uso di segni distintivi non tuoi può costarti caro

Conserva le prove: versioni funzionanti, prototipi, documentazione tecnica dettagliata

Non confondere: idea con opera, deposito con tutela, similitudine generica con plagio

DANDI.media: come possiamo proteggerti

Se stai sviluppando un format, un’app, un progetto audiovisivo o un concept creativo, DANDI.media ti aiuta a:

🔹 Valutare preventivamente la tutelabilità del tuo progetto secondo i criteri giurisprudenziali aggiornati

🔹 Strutturare depositi SIAE efficaci con documentazione tecnica che dimostri effettivamente la creatività

🔹 Redigere contratti di presentazione e NDA per proteggere le tue idee quando le proponi a potenziali partner

🔹 Verificare la non interferenza con marchi altrui prima di lanciare prodotti o servizi

🔹 Difenderti o farti valere in caso di controversie su plagio, contraffazione o concorrenza sleale

Perché sappiamo che nel mondo creativo non basta avere l’idea giusta: serve proteggerla nel modo giusto.

📧 Contattaci: info@dandi.media
📍 Viale delle Provincie, Roma

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Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

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