Con il termine format si intende, in ambito televisivo, il modello di un programma di successo che, proprio in virtù delle sue caratteristiche, può essere venduto e replicato anche in altri paesi del mondo: vedremo in questo articolo come depositare un’idea tutelando così il format.
Depositare un’idea: cosa rappresenta il format
Il format rappresenta l’insieme degli elementi che distinguono un programma, a partire da un’idea di base che viene poi sviluppata ed elaborata.
Non è facile definire che cos’è effettivamente un format, perché un conto è l’idea originale che ne è alla base, un conto il prodotto finito, realizzato e confezionato.
Come proteggere un’idea di format
Molto spesso, nei casi in cui un format diventi l’oggetto di una causa in tribunale per la tutela del diritto d’autore, la questione rimane aperta proprio perché diventa difficile scindere l’idea generale dal programma, visto come l’insieme dei suoi elementi.
Seppure non esista una definizione legislativa di format, né sia elencato tra le opere dell’ingegno tutelate dalla legge, è pacifico che anche il format possa beneficiare della tutela di diritto d’autore.
Come tutelare un’idea?
Il format, per ricadere nella protezione, deve avere un livello minimo di compiutezza espressiva e, ovviamente, di creatività.
Non è necessaria un’esposizione minuziosa e analitica, ma è sufficiente che la descrizione del format fornisca elementi idonei a caratterizzare in modo definitivo almeno la natura e lo svolgimento degli eventi/elementi, senza quindi limitarsi a una enunciazione schematica di successive idee embrionali che dia luogo soltanto alla generica indicazione dei temi.
I requisiti per la tutela del format: ecco come depositare un’idea
La Suprema Corte ribadisce come sia necessario che il format di un programma televisivo sia dotato di compiutezza espressiva, ossia che presenti una struttura programmatica, l’individuazione degli elementi strutturali della vicenda, della sua ambientazione nel tempo e nello spazio, dei personaggi principali, del loro carattere e del filo conduttore della narrazione. (In senso conforme: Cass. civ., Sez. I, Sent., 17.02.2010, n. 3817).
In mancanza di tali elementi non è possibile accordare al format la tutela tipica del diritto d’autore perché si sarebbe in presenza
di un’ideazione ancora così vaga e generica da esser paragonabile ad una scatola vuota, priva di qualsiasi utilizzabilità mercantile e carente dei requisiti di creatività ed individualità indispensabili per la configurabilità stessa di un’opera dell’ingegno
Ciò in linea con il principio informatore del diritto d’autore a mente del quale non vengono protette le idee, ancorché creative e nuove, bensì la forma espressiva che tali idee assumono.
Depositare un’idea e tutelare un progetto: la creatività
La tutelabilità autorale del format – prosegue la Cassazione – va subordinata alla sussistenza del requisito della creatività introdotto dall’articolo 1 della LDA, quale personale e individuale espressione della personalità artistica dell’autore, senza tuttavia esigere che l’opera, frutto di tale creatività, sia dotata di novità oggettiva.
In altri termini, occorre che l’opera sia il risultato di un:
atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore, con la conseguenza che la creatività non può essere esclusa soltanto perché l’opera consiste in idee e nozioni semplici ricomprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia.
In tal senso puoi leggere anche l’articolo Cos’è un format televisivo? nel quale richiamo sentenze che hanno deciso sulla tutelabilità di format di noti programmi televisivi.
Plagio e violazione dei diritti di utilizzazione economica
La premessa è che un format è originale e quindi tutelabile, quando presenta come elementi qualificanti una serie di articolazioni sequenziali e tematiche, costituite da:
- un titolo,
- una struttura narrativa di base,
- un apparato scenico e
- personaggi fissi in grado di realizzare una struttura esplicativa ripetibile del programma.
Se tali elementi non esistano o se non siano elaborati in modo sufficientemente chiaro e definito, non è possibile invocare la tutela delle opere dell’ingegno, perché si è in presenza di un’ideazione ancora così vaga e generica da esser paragonabile a una scatola vuota, priva di qualsiasi utilizzabilità mercantile e carente dei requisiti di creatività e individualità indispensabili per la configurabilità stessa di un’opera dell’ingegno.
E se il mio format non può beneficiare della tutela autorale?
Nel caso in cui un format sia privo dei requisiti di compiutezza espressiva e originalità richiesti per godere della tutela autorale, esso potrà comunque invocare la disciplina codicistica posta a tutela della leale concorrenza tra imprese dettata dall’art. 2598 c.c., in particolare quale atto confusorio ai sensi del n.1), laddove il format abbia carattere distintivo e il suo sfruttamento indebito da parte di altra trasmissione determini un rischio di confusione nel pubblico circa alla fonte imprenditoriale del programma.
Resta inteso che tale disciplina risulterà applicabile solo laddove il titolare del format originale sia un imprenditore e sussista un rapporto di concorrenza con il soggetto che ne attua abusivo lo sfruttamento.
Depositare idea del format: obbligatorio per beneficiare della tutela?
Analogamente alle altre opere dell’ingegno, i relativi diritti d’autore sorgono ex lege in capo all’autore (o più probabilmente agli autori, nel caso di specie) all’atto della creazione dell’opera dotata di compiutezza espressiva, senza necessità di procedere ad alcun deposito o registrazione.
La registrazione del format presso l’apposito registro della SIAE consente quindi solo di attribuire data certa alla creazione dell’opera, e di invertire l’onere della prova in merito alla paternità della stessa in capo a coloro che risultano indicati come autori nella registrazione medesima, ai sensi dell’art. 8 LDA.
La SIAE dà la possibilità a chiunque, iscritto o non iscritto, di depositare format inediti per tutelare la priorità dell’idea. Per registrare un format non è necessario essere iscritti a SIAE. La registrazione di un format non dà luogo all’iscrizione, perché quanto depositato è un progetto per un’opera futura, e non ancora praticamente realizzata.
Di cosa ho bisogno per depositare un’idea di format originale in SIAE?
Per depositare un format originale ti serve:
- Bollettino di Dichiarazione (Modello 91) compilato e firmato da tutti gli autori.
- Esemplare del copione originale firmato.
È sufficiente che uno solo dei coautori del format sia iscritto per effettuare il deposito secondo tale procedura.
Come depositare un format
Deposito per gli iscritti alla sezione DOR (Drammi e Opere Radiotelevisive).
Gli iscritti che vogliono depositare il proprio format alla Società, devono compilare il bollettino di dichiarazione (Modello 91).
La dichiarazione deve essere effettuata da tutti coloro che abbiano partecipato alla creazione dell’opera. Insieme al bollettino di dichiarazione andrà depositato un esemplare dell’opera, in forma di copione firmato su tutte le pagine.
Deposito per i non iscritti
Per depositare un format originale ti serve:
- Bollettino di Dichiarazione (Modello 91bis) compilato.
- Esemplare del copione originale firmato.
- Attestazione di pagamento.
Come proteggere un’idea per un film quando la devo esporre per telefono ad un produttore
In primo luogo, devi sapere che il “concept” o l’idea di cui stai parlando, non è protetta dalla legge sul diritto d’autore in quanto tale. In altri campi per salvaguardare le proprie idee è normale usare accordi di segretezza (anche detti NDA). Ma nel mondo dello spettacolo non si usa. Per assicurarti di avere un impegno scritto del produttore ad affidarti la scrittura di un soggetto o di una sceneggiatura la cosa migliore è documentare lo scambio di idee.
In pratica stai facendo un’offerta di vendita del tuo materiale e dei tuoi servizi di scrittura. Naturalmente ha senso anche indagare sul produttore per capire chi è e che genere di film produce. I veri produttori raramente hanno bisogno di rubare le idee per i loro film.
Prima della telefonata, dovresti:
- Confermare l’appuntamento via e-mail: scrivi al produttore con la scusa di confermare l’appuntamento telefonico;
- Assicurati di essere esplicita e chiara circa la tua intenzione di presentare l’idea che stai sviluppando e che vorresti vendere insieme ai tuoi servizi di scrittura;
- Se possibile, ottenere dal produttore una mail di risposta.
Dopo la telefonata:
- scrivere un follow-up con un’altra e-mail o una nota scritta a mano ringraziando il produttore per il suo tempo. Sfrutta quest’altra occasione per essere chiara sulle tue intenzioni.
Spero di averti dato qualche consiglio utile su come si tutela un format.
Io ho finito e adesso tocca a te
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