La contraffazione del marchio nella moda: i luxury brand che copiano

Non sono certo segrete le azioni legali che Adidas ha intrapreso negli ultimi anni contro brand competitor che copiano spudoratamente le sue tre strisce e i suoi modelli storici di scarpa e ciabatta. Ci sono, tra i copioni, anche marchi noti e di lusso come Marc Jacobs, Gucci, Isabel Marant, Saint Laurent, e Alexander McQueen. Non certo, dunque, sottomarche o brand sconosciuti si sono avventurati nel mondo delle copie Adidas.

Ma quali sono i brand che copiano Adidas e contro i quali Adidas ha deciso di instaurare le relative azioni legali? Quali sono i modelli più copiati?

Adilette: la ciabatta più amata La contraffazione del marchio nella moda

La ciabatta Adidas è una delle più copiate tra i modelli della famosa casa di moda.
Lanciata nel 1972, Adilette è diventata in breve tempo la ciabatta adidas più amata dal pubblico. Ideate per lo sport e il tempo libero, queste ciabatte da uomo adidas Originals Adilette sono molto leggere e presentano una fasciatura morbida e resistente con una soletta anatomica per la massima comodità. Di recente questa ciabatta è stata ripresa e trasformata dalla fashion industry e da marchi famosi quali Gucci, Givenchy, Valentino e Versace. Ma non solo. Anche Coach, Marc by Marc Jacobs e Loeffler Randall, hanno lanciato modelli di ciabatta a fascia simili a quelli Adidas. Tutte le ciabatte, ad eccezione di quelle di Gucci, non sono copie identiche perchè non hanno le tre strisce, che sono il marchio registrato di Adidas. Adidas sembra non molto spaventata dalla contraffazione delle ciabatte e punta invece sulla repressione della contraffazione del marchio “tre strisce”.

La contraffazione del marchio nella moda

Mentre Adidas non persegue chi copia lo stile delle sue scarpe né tantomeno ha un titolo per tutelare il brevetto o il design del modello della scarpa stessa, invece protegge il proprio marchio consistente nelle tre strisce applicate sulla fascia del sandalo. Quindi è considerato contraffatto un sandalo/ciabatta che abbia nella parte superiore le tre strisce che contraddistinguono il marchio Adidas.

Questo permette alla Adidas di combattere le copie evidenti, come il simile rappresentato dalle quattro strisce che K – Mart vendeva diversi anni fa. Non si sofferma né si interessa del plagio della suola di gomma che è contraddistinta dal fatto di scendere verso la parte anteriore.

Ma la copia che sicuramente è quella più simile alle ciabatte Adidas è quella di Fausto Puglisi.

La contraffazione del marchio nella moda

È interessante sapere che una serie di sandali di Puglisi è stato lanciato sul mercato, tranne che quelli con le tre strisce. Ciò probabilmente è dovuto al fatto che Adidas ha inviato una lettera di diffidare per fare in modo che il sandalo tre strisce di Puglisi raggiungesse i negozi.

Le Stan Smith

La contraffazione del marchio nella moda

Secondo la sentenza che ha deciso il caso del 2008 Adidas America v. Payless Shoes, Adidas è stata la prima nel 1969 ad introdurre nel mercato le Superstar Trade Dress.

I COPIONI

La contraffazione del marchio nella moda

Si tratta del marchio consistente in: (1) tre strisce parallele, formate da piccoli buchi, equidistanti, poste sul lato della scarpa; (2) una punta di gomma a forma di guscio; (3) una suola piatta particolare ; e (4) una porzione colorata di pelle sul tallone esterno che identifica le scarpe di marca Adidas.

Questi quattro elementi si uniscono per costituire il marchio legalmente protetto denominato “Superstar Trade Dress”.

La contraffazione del marchio nella moda

Virgilio Abloh ha preso il modello Stan Smith (nella foto sopra) per la sua collezione. Lo stile in questione, utilizza entrambi i marchi: le strisce diagonali sul lato e una porzione esterna colorata di pelle sul tallone. Non dissimili da quelli impiegati da Adidas.

Contraffazione nella moda

bethany y.

Non era di Bethany Yellow il vestito che ha sfilato alla New York Fashion Week

Esiste una certa differenza tra plagio ed ispirazione. “E’ cosa comune nel mondo della moda trovare ispirazione da altri designer”, dice Bethany Yellow“ma questa è un’altra cosa.” 

Anche nella moda il plagio fa notizia

È successo alla designer indigena Bethany Yellowtail, che riproduce sui suoi abiti disegni tradizionali della sua etnia, di rimanere basita quando ha visto sfilare, durante la New York Fashion Week del 2015, un vestito basato sui suoi disegni tradizionali. Infatti l’abito, nonostante una lampante similitudine, non era un B.Yellowtail ma era una “creazione”, non troppo originale, del marchio Kokon londinese a Zai (KTZ), il cui direttore creativo è il designer macedone Marjan Pejoski. Per Bethany Y. è stato profondamente inquietante vedere un disegno così somigliante al suo se: la fashion designer è molto legata alle sue tradizioni, che riproduce sui suoi abiti.

Contraffazione nella moda: una linea ispirata agli Indiani d’America

Richiamare alla vita una cultura ancestrale senza rinunciare alla modernità. E’ questo l’obiettivo della nuova linea di abbigliamento di Bethany Yellowtail, giovane stilista nativa americana. Con “The Mighty Few” Bethany ripercorre le sue origini indigene cercando di ricreare, attraverso lo stile e i colori, il disegno autentico degli Indiani d’America. “I denti delle alci sacre trasformati in stampe contemporanee, artigianali perline floreali risvegliate in splendidi tessuti, questa stagione onora il potere supremo del femminile”. Con queste parole Bethany Yellowtail descrive la sua nuova linea di abbigliamento e i tre pilastri della sua filosofia aziendale: omaggiare la bellezza raffinata, celebrare la cultura d’origine ed esplorare sé stessi

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