Guida legale al set: come ottenere le liberatorie senza intoppi

Come ottenere liberatorie per film: la guida completa per produzioni indipendenti

Per un produttore indipendente, un filmmaker o un videomaker, il set è un campo di battaglia creativo. L’obiettivo è trasformare un’idea in un film, un documentario o un video musicale. Ma c’è una “missione” che spesso viene sottovalutata, ed è una delle più importanti: come ottenere liberatorie per film.

Senza questo piccolo pezzo di carta (o, più spesso, un file PDF), il tuo progetto potrebbe non vedere mai la luce. Ma non preoccuparti: in questa guida ti spieghiamo perché sono così cruciali e come gestirle in modo semplice ed efficace.

Cosa sono le liberatorie e perché ti servono

Una liberatoria è una dichiarazione scritta con cui una persona, il proprietario di un luogo o di un’opera d’arte ti autorizza a riprendere la sua immagine, il suo spazio o la sua opera e a utilizzarla nel tuo progetto audiovisivo.

Perché sono fondamentali? Senza una liberatoria, non puoi dimostrare di avere il permesso di usare quel materiale. Questo espone te e il tuo progetto a rischi legali:

  • Diffusione bloccata: un distributore, una piattaforma di streaming o un’emittente televisiva (anche quelle piccole e indipendenti) si rifiuteranno categoricamente di acquisire o mostrare il tuo film senza una documentazione completa.
  • Cause legali: il soggetto che hai ripreso, il proprietario del locale in cui hai girato o l’artista la cui opera compare nel tuo video potrebbero citarti in giudizio per l’uso non autorizzato, chiedendo il risarcimento dei danni.
  • Problemi di finanziamento: i bandi, i fondi e i produttori esecutivi richiedono una due diligence legale completa, e la mancanza di liberatorie può far saltare il progetto.

Insomma, le liberatorie non sono un’opzione, ma un obbligo.

Come ottenere liberatorie per film (senza impazzire)

L’approccio più semplice è preparare tre modelli standard prima di iniziare a girare.

Liberatoria per la persona

Questo è il modello più comune. Serve per ottenere il permesso da attori, comparse o semplici passanti che appaiono nel tuo video.

Cosa deve includere:

  • I dati anagrafici del soggetto (nome, cognome, data e luogo di nascita).
  • Una dichiarazione in cui il soggetto autorizza la ripresa e l’uso della sua immagine.
  • Le finalità dell’uso: specifica che l’immagine potrà essere usata per il tuo progetto e la sua successiva distribuzione (es. cinema, TV, piattaforme streaming, festival, web).
  • La rinuncia al compenso: se la partecipazione non è retribuita, è essenziale che il documento lo specifichi chiaramente. Se invece è previsto un compenso, devi indicarne l’importo.
  • La firma del soggetto e la data.

Consiglio pratico: per le riprese “mordi e fuggi” in luoghi pubblici, prepara un modello semplificato che puoi compilare rapidamente sul posto, magari con l’ausilio di una firma digitale sul tuo smartphone o tablet. Spiega sempre in modo chiaro alla persona perché ti serve la liberatoria.

Liberatorie per minorenni: una cautela extra quando si tratta di riprendere video o scattare fotografie a minorenni, la situazione richiede una cura particolare e un’attenzione maggiore. La legge italiana tutela in modo specifico i minori e il loro diritto all’immagine.

Liberatoria per la location

Questo documento serve a proteggerti dall’uso non autorizzato di uno spazio privato, che sia un negozio, un appartamento, un ufficio o un giardino.

Cosa deve includere:

  • I dati del proprietario dell’immobile.
  • L’indirizzo completo della location.
  • L’autorizzazione a girare in quello spazio e a mostrare l’immobile nel tuo progetto.
  • La durata dell’autorizzazione (es. “dal 10 al 12 ottobre 2025”).
  • L’indicazione che non è previsto un compenso per l’uso dello spazio, o, in alternativa, l’importo pattuito.
  • La firma del proprietario e la data.

Consiglio pratico: se giri in un luogo pubblico come una piazza o una strada, nella maggior parte dei casi non hai bisogno di una liberatoria del luogo, ma ti serve un’autorizzazione del Comune. Controlla sempre i regolamenti locali.

Liberatoria per l’opera d’arte

Questo è un caso più specifico, ma molto importante, che riguarda dipinti, sculture, fotografie, ma anche brani musicali o testi che compaiono nel tuo progetto.

Cosa deve includere:

  • I dati dell’artista e del proprietario dell’opera (che possono essere persone diverse!).
  • Una descrizione dettagliata dell’opera (es. titolo, autore, anno di creazione).
  • L’autorizzazione a riprendere e usare l’opera nel tuo progetto audiovisivo.
  • Specificare se l’uso è a titolo gratuito o a pagamento.
  • La firma dell’artista/proprietario e la data.

Consiglio pratico: ricorda che la proprietà fisica dell’opera (es. un dipinto appeso a casa di un amico) non corrisponde alla proprietà dei diritti d’autore. Dovrai ottenere la liberatoria dall’artista stesso o dai suoi eredi, a meno che l’opera non sia di pubblico dominio (di solito, 70 anni dopo la morte dell’autore).

Un consiglio da dandi.media

Anche se può sembrare un’incombenza burocratica, la gestione delle liberatorie è una parte fondamentale del tuo lavoro. Ti consigliamo di creare una cartella digitale per ogni progetto e di conservare tutti i documenti in modo ordinato. Una volta che avrai acquisito un po’ di dimestichezza, ti accorgerai che è un processo semplice e che ti garantirà la tranquillità necessaria per concentrarti sulla tua creatività.

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Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

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