Facebook, Instagram e WhatsApp: il trattamento dei dati personali

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Periodo nero per il CEO, Sir Mark, preso di mira da alcuni Stati membri dell’UE.

In Francia, il Cnil – Autorità francese sulla protezione dei dati personali – lo scorso dicembre ha  imposto il rispetto delle norme sull’ottenimento del consenso al trattamento dei dati personali da parte degli utenti del social network di Zuckerberg. A seguito dell’acquisizione nel 2014 di WhatsApp da parte di Facebook Inc., il 25 agosto 2016 il gruppo WhatsApp ha sviluppato una nuova versione dei termini e condizioni del servizio e dell’informativa sulla privacy: ciò che emerge è che i dati personali di tutti gli utenti vengono trasferiti automaticamente a Facebook Inc senza richiesta di consenso alcuno. Le indagini condotte dal Cnil hanno rilevato una chiara violazione della legge francese sulla protezione dei dati personali, a cui il gruppo WhatsApp ha replicato in modo inequivoco. Il trasferimento dei dati dei propri utenti avviene anche per ragioni di “business intelligence.”A quanto pare nessun fondamento giuridico, secondo la normativa francese sul trattamento dei dati personali, si rintraccerebbe nella condotta dell’azienda statunitense in quanto detta politica mirerebbe unicamente al miglioramento e all’ottimizzazione dell’applicazione attraverso l’analisi dei comportamenti degli utenti e, quindi, in violazione del diritto alla riservatezza dei dati personali.

In Germania. Il Bundeskartellamt o Federal Cartel Office – Autorità tedesca per la concorrenza – avrebbe contestato a Facebook Inc. l’utilizzo di dati personali acquisiti attraverso le controllate Instagram e WhatsApp. Dall’indagine portata avanti dall’Autorità tedesca da quasi due anni, è emerso che Facebook non avrebbe fornito un’adeguata informativa sull’acquisizione dei dati personali al momento dell’accesso agli altri siti di sua proprietà. Questo comporterebbe un abuso di posizione dominante all’interno del mercato. Al termine dell’indagine l’Autorità chiederà formalmente al Gruppo Facebook di modificare le condizioni e termini per la raccolta e l’utilizzo di dati sensibili.

Per ora rimaniamo in attesa.

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La violazione di copyright su Instagram

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Buon ascolto! @2ParolesulCopyright

 

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