Guida completa ai diritti d’autore foto
I diritti fotografici delle immagini sono un argomento molto spinoso. Infatti le regole del diritto d’autore sono difficilmente applicabili perchè molto datate e le pronunce dei nostri Tribunali sono relativamente giovani e quasi mai certe. Per quanto riguarda internet, a volte succede anche che gli utenti utilizzino inconsapevolmente immagini o fotografie che sono coperte da copyright senza saperlo, rischiando di incorrere in una violazione e di dover pagare il relativo risarcimento.
Diritti d’autore foto: vuoi sapere quando puoi usare una foto?
Per te ho preparato questa Infografica facile da consultare sui diritti d’autore foto.
Per evitare di violare i diritti d’autore su una fotografia la prima e più importante regola è conoscere la legge e sapere quando e come una foto è tutelata.
Diritto d’autore fotografia: quale differenza c’è tra fotografia semplice e artistica?
La legge sul diritto d’autore distingue tra fotografie semplici e fotografie artistiche.
Le fotografie semplici sono quelle immagini in cui manca un elemento artistico. Queste fotografie non sono tutelate dal diritto d’autore ma da un semplice “diritto connesso.” In sostanza, chi ha scattato la foto ha diritto ad una sorta di riconoscimento e compenso per aver partecipato alla creazione da un punto di vista industriale o tecnico.
Le fotografie artistiche sono, invece, caratterizzate dalla presenza del requisito della creatività.
Non è sempre facile differenziare una foto semplice da una artistica, ma si ritiene che le fotografie artistiche:
- siano caratterizzate dall’originalità dell’inquadratura o dell’impostazione dell’immagine;
- siano quelle nelle quali si manifesti la capacità del fotografo di suscitare delle emozioni che vanno oltre i soggetti o gli oggetti ritratti e, in definitiva, esprimono in modo assolutamente caratteristico e individualizzante la personalità dell’autore.
Se vuoi saperne di più sulla differenza tra fotografie semplici e artistiche leggi qui.
Sempre sulla differenza tra foto semplici e artistiche, segnalo questa sentenza che ha come oggetto fotografia di Jimi Hendrix di Gered Mankowitz
Il caso di Jimi Hendrix: la fotografia è arte?
Un singolare caso di diritto d’autore ha coinvolto il fotografo Gered Mankowitz e una sua celebre fotografia di Jimi Hendrix del 1967. L’artista ha denunciato un’azienda per aver usato la sua immagine in una pubblicità, sostituendo una sigaretta con una elettronica. L’inserzionista si è difeso sostenendo che la fotografia non era originale né creativa e, secondo la legge francese, non poteva essere protetta dal diritto d’autore. La questione centrale era se l’opera riflettesse o meno la “personalità dell’artista”.
Le due sentenze opposte
Il caso ha avuto un esito duplice e contraddittorio tra i due gradi di giudizio.
1. La sentenza di primo grado
L’Alta Corte di primo grado di Parigi ha dato ragione all’inserzionista. Il giudice ha stabilito che la fotografia, pur potendo avere un valore artistico, non era “originale”. Secondo la Corte, le scelte del fotografo (inquadratura, sfondo in bianco e nero, esposizione) erano troppo comuni per riflettere una personalità creativa unica. La Corte ha paradossalmente sostenuto che le dettagliate spiegazioni dell’autore sulle sue scelte tecniche e artistiche non dimostravano l’originalità, ma le rendevano ancora più ordinarie.
Il ribaltamento in appello
Mankowitz ha presentato appello, e la decisione è stata completamente ribaltata. La seconda Corte ha riconosciuto che le scelte artistiche del fotografo erano effettivamente uniche e creative. L’autore è riuscito a dimostrare che l’inquadratura, l’uso della luce e il contrasto catturato riflettevano la sua personalità, rendendo l’opera protetta dal diritto d’autore. Questo verdetto finale ha sottolineato l’importanza di dimostrare la creatività e la libertà di scelta del fotografo.
In appello la decisione è stata del tutto sovvertita. Leggi qui.
Fotografare in pubblico: la regola del consenso
Fotografare una persona in un luogo pubblico è lecito, ma la pubblicazione della sua immagine è soggetta a regole precise. La legge stabilisce che non puoi esporre, riprodurre o mettere in commercio la foto di una persona senza il suo consenso. Questa norma serve a tutelare il diritto all’immagine, considerato un aspetto fondamentale della vita privata di ogni individuo.
Le eccezioni e i limiti
Ci sono delle eccezioni a questa regola, che permettono di pubblicare una foto senza il consenso dell’interessato solo se la sua riproduzione è giustificata da:
- Notorietà o incarico pubblico: nel caso di personaggi famosi o figure politiche.
- Necessità pubbliche: come indagini di polizia o scopi scientifici.
- Eventi pubblici: se la foto è legata a fatti, avvenimenti o cerimonie di interesse generale, come un concerto o una manifestazione.
Tuttavia, anche in questi casi, la giurisprudenza italiana ed europea ha chiarito che non è possibile utilizzare l’immagine per fini pubblicitari o commerciali senza un’esplicita autorizzazione.
Diritti d’autore foto e l’importanza del consenso per ripubblicare foto non tue
Quanto ho detto sopra vale sempre se tu sei l’autore della fotografia. Ma se la fotografia fosse di un altro autore?
Anche in questo caso puoi utilizzarla solo con il suo consenso – mediante ad es. un accordo di licenza o liberatoria sui diritti d’immagine (puoi ottenere anche una liberatoria fotografica). Di conseguenza, per ripubblicare una fotografia (o parte di essa), è necessario prendere contatti con l’autore o con l’agenzia che ne detiene i diritti.
La “riproduzione di fotografie pubblicate su giornali od altri periodici, concernenti persone o fatti di attualità od aventi, comunque, pubblico interesse, è lecita contro pagamento di un equo compenso.” In questi casi non è necessario il consenso dell’autore della foto.
Diritti d’autore foto: l’uso e la pubblicazione non solo online; diritto d’autore su una fotografia e licenze
Un modo facile per mettere online le tue fotografie è utilizzare le licenze Creative Commons che, attraverso l’uso di apposite icone, indicano quali sono le condizioni e le libertà che l’autore concede agli utilizzatori.
A tale proposito, è opportuno verificare:
- la licenza con cui l’opera è rilasciata;
- se l’opera possa essere riutilizzata anche per finalità commerciali o solo per usi non commerciali.
Intanto diciamo che c’è differenza tra chi fa fotografie per uso amatoriale e chi le vende. Infatti se si fanno fotografie per uso amatoriale, quindi se non è prevista la pubblicazione, si può ritrarre chiunque e qualsiasi cosa senza alcuna autorizzazione. Le cose cambiano quando si parla di pubblicazione. Con questo termine si include qualsiasi mezzo che renda pubblica l’immagine. Presentare una foto a una mostra o a un concorso fotografico equivale a pubblicarla. La pubblicazione è anche mettere la foto su un sito internet o esporla in un negozio, in un bar o in un’azienda.
La facilità con cui si fa sempre più spesso uso di Google immagini per procurarsi le foto per il proprio articolo in blog e social networks vari è strettamente connessa al pensiero diffuso (ormai luogo comune) che ciò che si trova in Internet può essere usato in piena libertà: niente di più falso!
Vale sempre infatti il principio generale che il mezzo di diffusione, cioè Internet o Google Immagini nello specifico, è neutro rispetto al contenuto veicolato, il quale può essere protetto dal diritto d’autore.
Tra l’altro proprio Google Immagini indica quali fotografie possono essere utilizzate liberamente. Basta scegliere tra le varie licenze. Sempre parlando di tecnologia, il plagio o la contraffazione delle fotografie online sono palesemente semplificati dalle nuove tecnologie dell’informazione. In questi ambiti è prassi tutelare le immagini attraverso sistemi di watermark e altre forme di marcatura delle opere, che consentono di associare l’immagine al titolare dei diritti.
Diritti d’autore foto e una storia di quasi plagio
Il caso dell’iceberg: una strana coincidenza
Due passeggeri della stessa nave da crociera hanno scattato una foto quasi identica a un iceberg. Quando una delle due fotografe, Sarah Scurr, ha visto la sua foto pubblicata dopo aver vinto un concorso del quotidiano The Telegraph, è stata accusata di plagio da Marisol Ortiz Elfedt, che sosteneva fosse la sua foto rubata. Solo dopo un’indagine del giornale, che ha confrontato i file originali, si è scoperto che si trattava di due scatti diversi, fatti a pochi secondi di distanza e da un’angolazione quasi identica. La prospettiva leggermente diversa era dovuta al movimento della nave.
L’originalità nella fotografia di massa
Questo “quasi plagio” mette in luce un aspetto critico della fotografia amatoriale nell’era digitale, come sottolineato da Jonathan Jones del Guardian. Con milioni di persone che fotografano gli stessi soggetti, l’idea di “creatività” e “originalità” diventa illusoria. Spesso, i fotografi amatoriali sono convinti che i loro scatti siano unici, quando in realtà sono praticamente identici a quelli di centinaia di altre persone. La storia dimostra che la vera arte della fotografia risiede nello scoprire soggetti nuovi e personali, non nel ritrarre i paesaggi più fotografati al mondo. La stessa Sarah Scurr ha ammesso che, dopo questo episodio, ci penserà due volte prima di accusare qualcuno di plagio.
Quando una fotografia non è protetta da copyright?
Un caso recente ha evidenziato come non tutte le fotografie siano automaticamente protette dal diritto d’autore. Il fotografo Anton Motolko ha citato in giudizio una compagnia televisiva per aver usato una sua immagine senza permesso. La Corte ha dato torto al fotografo, stabilendo che la sua fotografia era priva di carattere creativo e, di conseguenza, non godeva di alcuna tutela. Questo dimostra che la creatività e l’originalità sono requisiti fondamentali per la protezione di un’opera fotografica.
Foto sui social e concorrenza sleale
Sui social network, la condivisione di una foto (tramite Retweet, Regram, ecc.) è generalmente accettata se si cita la fonte. Al contrario, scaricare uno screenshot e ripubblicarlo sulla propria pagina senza autorizzazione è una violazione. Questo è particolarmente rilevante in ambito commerciale.
Diritto d’autore sulle fotografie: semplice o artistica?
Secondo la legge italiana, esistono due tipi di fotografie tutelate dal diritto d’autore. La prima, la fotografia artistica o creativa, gode di una protezione completa per tutta la vita dell’autore più 70 anni, poiché è considerata un’opera dell’ingegno. Si definisce tale quando riflette la personalità del fotografo, che attraverso scelte uniche di luce, inquadratura o contrasti, riesce a evocare suggestioni e andare oltre la semplice documentazione della realtà.
La seconda categoria è la fotografia semplice, che riproduce persone o fatti ma è priva di un’evidente creatività. Questa gode di un diritto connesso che dura 20 anni dalla produzione. Tuttavia, per essere tutelata, deve riportare il nome del fotografo e l’anno di produzione, altrimenti la riproduzione da parte di terzi non è considerata abusiva, a meno che non si dimostri la malafede.
Casi pratici dalle Corti Italiane
Le pronunce dei tribunali italiani hanno chiarito diversi aspetti del copyright fotografico:
- Tribunale di Milano: L’utilizzo non autorizzato su internet e social media di una foto, anche se soggetta a licenze come Creative Commons, è una violazione e dà diritto a un risarcimento.
- Tribunale di Bari: Un editore è stato condannato per aver modificato e pubblicato senza consenso la foto di un reportage sportivo, rendendo l’immagine originale irriconoscibile. Questi casi dimostrano che, pur nella difficoltà di definire in modo univoco il concetto di creatività, la tutela per i fotografi in Italia è concreta e si basa su regole precise.
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