Dimenticate i faccioni dei supereroi e le trame illustrate. I manifesti di Vasilis Marmatakis non sono semplici strumenti di marketing, ma la prima e più incisiva reinterpretazione del film. Il designer greco, mente creativa dietro l’universo visivo di Yorgos Lanthimos (da Dogtooth a Povere Creature!), ha elevato la locandina cinematografica a vera e propria opera d’arte concettuale.
Ma in questo gioco di alti concetti e strategie di marketing, un aspetto cruciale emerge per il nostro settore: chi detiene il diritto d’autore su queste opere d’ingegno?
Il metodo Marmatakis: dal Copione alla metafora visiva
Marmatakis, formatosi al Camberwell College of Arts e al Royal College of Art di Londra, non si limita a incollare foto di scena. Il suo processo creativo è un meticoloso lavoro di sottrazione che può durare due-tre mesi. Inizia con una profonda immersione nella sceneggiatura, segue la sensazione del set e culmina nella presentazione di una rosa di dieci progetti stampati su diversi materiali, spesso con l’uso sapiente dello spazio negativo e di un carattere tipografico disegnato ad hoc per la pellicola.
Le sue locandine sono vere e proprie metafore visive:
- Le tre linee essenziali di Dogtooth (Kynodontas, 2009) che suggeriscono la distorsione della famiglia.
- Il lettering sottile e quasi infantile di Povere Creature! (Poor Things, 2023), che incornicia un sogno colorato ma inquietante.
- L’uso ossessivo del volto pieno di volti in Kinds of Kindness (2024), che riflette la frammentazione emotiva.
Questo approccio non illustrativo, che non ha paura di suggerire anziché rivelare, ha generato alcuni dei manifesti più iconici degli ultimi anni, valendogli riconoscimenti internazionali e collaborazioni importanti anche al di fuori del cinema (come l’artbook Oviparity per Gucci o l’identità grafica del Museo dell’Acropoli di Atene). Il suo design concettuale per i poster dei film di Lanthimos è diventato un marchio di fabbrica.
Designer, autore: la tutela legale delle opere grafiche cinematografiche
L’estrema originalità e il valore artistico delle opere di Marmatakis ci portano direttamente al cuore della nostra area di competenza: la tutela del diritto d’autore nel settore audiovisivo.
La locandina come opera protetta dal diritto d’autore
Secondo il diritto italiano e la normativa sulla proprietà intellettuale, la locandina di un film, in quanto opera del disegno industriale o opera figurativa, gode di tutela autorale se presenta un carattere creativo.
Nel caso di Marmatakis, l’alto livello di concettualizzazione, lo studio della tipografia e l’uso compositivo dello spazio elevano i suoi lavori ben oltre la semplice illustrazione pubblicitaria. Sono a tutti gli effetti opere d’ingegno meritevoli di protezione.
I diritti contrattuali e la tutela del designer
La questione cruciale, per ogni graphic designer che collabora con una produzione cinematografica, è la cessione dei diritti.
- Cessione alla Produzione: Generalmente, il designer (l’autore) cede i diritti di sfruttamento economico del manifesto al produttore del film, che ne diventa il titolare esclusivo per la riproduzione, distribuzione e pubblicazione in tutto il mondo.
- Clausole e Compensazione: È qui che entra in gioco l’assistenza legale. I designer di alto livello come Marmatakis (che in un’intervista ha espresso la sua frustrazione quando i distributori riempiono lo spazio negativo da lui studiato con quote e loghi) devono negoziare contratti che tutelino la loro integrità creativa (il diritto morale d’autore) e che definiscano chiaramente i compensi per l’uso (spesso a budget per la creazione e royalty per usi secondari o merchandising). L’obiettivo è impedire che l’opera venga deturpata o usata al di fuori dei limiti concordati.
In sintesi, mentre Lanthimos combatte per la sua libertà cinematografica, Marmatakis (e i designer come lui) combatte legalmente per l’integrità e l’autorialità della sua opera grafica, garantendo che la sua visione non venga compromessa dalle logiche di mercato. La tutela dei diritti del designer è fondamentale per valorizzare il loro contributo all’industria cinematografica.
L’impatto di Marmatakis: riconoscimento e stile
Le analisi del web su Vasilis Marmatakis confermano che il pubblico e la critica lo cercano principalmente per la sua partnership iconica con Lanthimos. Questo dimostra che il suo lavoro è percepito come inscindibile dall’opera del regista e viene attivamente studiato per il suo stile unico (l’uso sapiente del colore, della composizione e della tipografia). La sua storia è un eccellente esempio di come la tutela legale e contrattuale sia fondamentale per i creativi indipendenti il cui lavoro è un valore aggiunto essenziale per il prodotto finale del cinema.
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