Quali sono i soggetti coinvolti nella moderna elaborazione di un brano musicale? Cosa succede quando un autore si mette a tavolino e decide di scrivere una canzone?
La moderna elaborazione di un brano musicale
Dal Rock di Woodstock al nostrano Festivalbar fino all’Indie, la trap, concerti in streaming, dischi registrati in casa grazie a un software. Il mondo della musica è profondamente cambiato nel giro degli ultimi anni, così come è cambiata la società e le figure che ruotano intorno alla musica.
L’opera musicale è tutelata quale opera creativa all’art. 2 della Legge sul Diritto d’Autore (L.633/1941) per cui sono protette “le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per sé opera originale“.

I soggetti coinvolti nella elaborazione di un brano
Prima di tutto c’è il compositore delle musiche, cioè della parte armonica e melodica del brano. La prima riguarda gli accordi del pezzo, l’altra è invece la melodia, il motivo che si canticchia quando si vuole rispondere alla domanda: come fa questo brano?
C’è poi l’autore del testo, cioè delle parole. Alcune volte compositore e autore del testo possono coincidere nella stessa persona, altre volte si tratterà di soggetti distinti.
Quelle citate sono le uniche due figure che rilevano ai fini della paternità del brano musicale sotto il profilo del diritto d’autore secondo la legge italiana. Difatti se si vuole depositare un brano musicale presso SIAE, il compositore e l’autore della parte letteraria sono i due soggetti considerati quali autori. Non è contemplata, nel nostro ordinamento, la tutela dell’arrangiatore.

L’arrangiamento musicale
L’arrangiamento musicale di un brano consiste nella scelta di una serie di elementi: quali strumenti utilizzare, come farli suonare e con quale ordine, quali colori o caratteristiche far assumere alla canzone, insomma decidere la “veste sonora” di un brano o di un disco.
L’arrangiatore musicale di fatto è una figura determinante per lo stile che può assumere un progetto musicale (pensate a un grande del pop come Quincy Jones). In Italia però, l’arrangiatore non è titolare di una tutela giuridica specifica ma può comparire, sempre come compositore, solo nel caso in cui il suo contributo al brano sia valutato come particolarmente creativo.
Tale ad esempio potrebbe essere il riff di chitarra composto da Robert Fripp per Heroes di David Bowie (al centro tra l’altro di una recente controversia di cui abbiamo già parlato su Dandi).

Oltre la composizione
Oltre alla fase compositiva vera e propria, ci sono poi le figure con cui gli autori di canzoni si relazionano, e cioè: il produttore, l’etichetta discografica, l’editore musicale.
Il produttore è colui che mette a disposizione le apparecchiature tecniche per registrare i fonogrammi e che sfrutterà commercialmente i master dei brani, magari distribuendoli su piattaforme web come Spotify o YouTube.
L’etichetta discografica è il soggetto che solitamente si occupa della stampa dei dischi, almeno fino a quando i supporti fisici (Lp o cd) costituivano la produzione principale del mercato musicale. Adesso l’etichetta si occupa anche del management degli artisti che intende seguire, della promozione degli album e soprattutto dell’organizzazione dei concerti live.
L’editore (che a volte può coincidere con la stessa etichetta discografica) è il soggetto che possiede le edizioni musicali, nello specifico il titolare dei diritti di sfruttamento economico dei brani. Un tipico diritto proprio dell’editore è quello cd. di sincronizzazione, cioè il diritto di sovrapporre il brano musicale ad un video, magari per un film o una pubblicità.
Tutti i rapporti tra l’artista e i soggetti sopra elencati sono disciplinati dalla contrattualistica e a tal proposito è sempre consigliabile redigere contratti scritti in modo da non lasciare nulla al caso, specialmente quando si tratta di artisti importanti affiancati da numerose figure professionali.

L’autoproduzione
La scelta di molti musicisti riguardo la rielaborazione di un brano musicale oggi si dirige verso l’autoproduzione, considerato l’enorme potere del web e anche l’estrema diversificazione delle preferenze e dei gusti del pubblico. Quale sarà il futuro per la rielaborazione di un brano musicale? Stay tuned on Dandi Media.
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