Responsabilità del provider: la nuova responsabilità dei provider online

Responsabilità del provider: la nuova responsabilità dei Provider Online. Il Digital Services Act (DSA), entrato in vigore nell’Unione Europea, ha introdotto un quadro normativo che ridefinisce le responsabilità dei fornitori di servizi online, dai social media ai marketplace. Questo atto legislativo mira a contrastare la diffusione di contenuti illegali, tra cui le violazioni del diritto d’autore. In passato, la responsabilità dei provider era limitata e agivano spesso solo dopo una notifica di violazione. Il DSA, invece, introduce l’obbligo di adottare misure proattive per la rimozione dei contenuti illeciti, ponendo una maggiore pressione sulle piattaforme affinché monitorino e gestiscano attivamente i materiali caricati dagli utenti. Questo cambiamento segna un passo significativo verso una maggiore tutela dei titolari dei diritti d’autore nel contesto digitale, spingendo i provider a investire in sistemi di moderazione più sofisticati e in accordi di licenza più solidi.

Il Digital Services Act (DSA): UE 2022/2065

Il DSA ha rivoluzionato il concetto di responsabilità per i fornitori di servizi online. Se prima erano considerati “passivi” (cioè non responsabili dei contenuti caricati dagli utenti), ora sono trattati come “attivi” e hanno precisi obblighi da rispettare.

Cosa è cambiato con la nuova legge

Il cuore della nuova normativa sta nella definizione di “prestatore di servizi di condivisione di contenuti online”. Rientrano in questa categoria i servizi che:

  • Memorizzano e danno accesso al pubblico a grandi quantità di opere protette.
  • Traggono profitto da questi contenuti, direttamente o indirettamente.
  • I contenuti sono caricati dagli utenti.

Questi fornitori, come YouTube, non sono più semplici “intermediari”, ma compiono un vero e proprio atto di comunicazione al pubblico.

Responsabilità del provider: i nuovi obblighi 

I provider sono responsabili delle violazioni di copyright commesse dai loro utenti, a meno che non riescano a dimostrare di aver fatto il possibile per evitarle. Gli obblighi sono due:

  • Ottenere una licenza: La prima opzione è stipulare un accordo con i titolari dei diritti per l’uso delle loro opere.
  • Compiere i “massimi sforzi”: Se non hanno la licenza, devono dimostrare di aver fatto tutto il possibile per rimuovere i contenuti illeciti segnalati e, soprattutto, per impedirne il ricaricamento in futuro.

La tutela per gli utenti e le eccezioni

Anche con le nuove regole, i diritti degli utenti sono protetti. La legge riconosce l’uso lecito di contenuti protetti per scopi come la critica, la parodia e la citazione. Inoltre, le piattaforme devono offrire agli utenti un sistema per fare reclamo se un loro contenuto viene rimosso ingiustamente. Cosi si può garantire la libertà di espressione.

Lo Studio Legale Dandi fornisce assistenza legale in Diritto d'autore. Dai un'occhiata ai nostri servizi oppure contattaci!

Sono Claudia Roggero, avvocata specializzata in Proprietà Intellettuale, Diritto d’Autore e dello Spettacolo. La mia missione non è solo guidarti attraverso il labirinto normativo che governa il mondo delle arti, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e del digitale. Con bravura ed una competenza d’eccellenza, mi dedico a trasformare le complessità legali in opportunità strategiche, sempre con un approccio profondamente umano.

Site Footer