Product Placement e TV- Il caso cacao Meravigliao. Finto Brand o Product Placement?
Il fake brand (finto marchio) è un brand fittizio utilizzato all’interno di un’opera cinematografica, una sorta di “rimando figurativo” volontario ad un marchio costruito sempre con uno scopo pubblicitario.
Tale fenomeno nasce e assume rilievo soprattutto nei cartoon dei Looney Tunes, con la creazione del brand ACME, acronimo di A Company Making Everything, una vera e propria “multinazionale del prodotto”.
Questo brand è stato introdotto in decine di film fino agli anni ’70; le apparizioni negli anni successivi sono divenute sempre più sporadiche, probabilmente a causa del grande sviluppo del product placement vero e proprio.
I brand fittizi vengono creati ed inseriti nei film quando la parodia è talmente evidente da non permettere l’utilizzo di un vero brand, o la finalità è quella di creare “originali” campagne pubblicitarie che, in alcuni casi, appunto, costituiscono la parodia di quelle esistenti, spesso fungendo esse stesse da posizionamento del brand.
Chiaramente, il fenomeno non si è fermato alla nascita dell’ACME, che è solo stata la prima in ordine di tempo, e la più nota, ma ha prodotto numerosi degni successori sconosciuti ai più.
Tra questi si possono citare i casi delle sigarette Red Apple di Quentin Tarantino in Pulp Fiction (1994), o del prefisso “555”, utilizzato in film come Ghostbusters (I. Reitian, 1984). Gli esempi potrebbero essere davvero infiniti.
Red Apple cigarettes: Quentin Tarantino è uno dei più attivi creatori di falsi brand cinematografici. I più accaniti fan del regista americano, sicuramente ricorderanno il Big Kahuna Burger, un fast food inesistente dove quasi tutti i personaggi tarantiniani fanno sosta per concedersi uno snack. Ma niente può competere con la fama raggiunta dalle sigarette Red Apple fumate da Mia Wallace (Uma Thurman) e dal pugile Butch (Bruce Willis) in Pulp Fiction e pubblicizzate da un grosso cartellone stradale in Kill Bill (2003). Il logo delle Red Apple, così come quello del Big Kahuna Burger, è stato creato da Jerry Martinez – vecchio amico di Tarantino nonché impiegato della Miramax -, oggi compare su felpe, t-shirt, cappottini per cani, mutande e portasigarette, mentre sul sito Prop Masters,si può acquistare un vero pacchetto di Red Apple.
Morley cigarettes: le sigarette Morley sono, in campo cinematografico, le principali concorrenti delle Red Apple. Le loro apparizioni sono quasi esclusivamente concentrate in fiction televisive, appaiono in vari episodi delle più famose serie televisive, come Beverly Hills, 90210, Buffy the Vampire Slayer (le fuma Spike), Heroes, CSI: New York, Medium e tantissimi altri. Compaiono anche nei film Platoon (O.Stone, 1986), Spy Games (T. Scott, 2001), Thirteen (C. Hardwicke, 2003) e 200 Cigarettes (R. Bramongarcia, 1999).
Le sigarette Morley hanno vissuto un picco di popolarità grazie soprattutto alla serie X-Files, dove vennero utilizzate in modo molto accattivante: sono la marca preferita di un misterioso personaggio ricorrente nella situazione, denominato “l’uomo che fuma”. Quest’ultimo è l’incarnazione del male e deve il suo soprannome al vizio patologico del fumo, quasi una mania che lo porta a fare abuso delle sue amate Morley. Sempre in X-Files, i due protagonisti Mulder e Scully, nell’episodio Brand X (stagione 7), fanno addirittura visita alla sede centrale del tabacco Morley per indagare sull’assassinio di uno degli impiegati.
Quitters Inc.: per chi volesse smettere di fumare non c’è niente di meglio del metodo studiato dall’infallibile azienda Quitters Inc. che comprende torture, minacce e scosse elettriche. Ogni sigaretta che fumi potrebbe costarti la vita e – cosa ancor più inquietante – non puoi nasconderti: “loro” ti seguono ovunque.
La Quitters Inc. nasce nell’omonimo racconto di Stephen King, contenuto nella raccolta A volte ritornano (1978), ed è stato adattato per il grande schermo in due occasioni. La prima nel 1985 per il film a episodi L’occhio del gatto interpretato da James Wood e diretto da Lewis Teague, la seconda in tempi recenti per il film No Smoking (A. Kashyap, 2007) commedia nera “bollywoodiana” un po’ confusa e pasticciata, ma assolutamente divertente (inedita in Italia).
Anche l’Italia ebbe il suo ACME, più gustoso, più popolare, che portò a suo tempo molti telespettatori a cercarlo sugli scaffali dei supermercati: era il Cacao Meraviglio di Indietro Tutta, storico programma di Renzo Arbore.
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