Le fotografie e il diritto d’autore: a chi piacciono le foto di Steve McCurry?

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Le fotografie e il diritto d’autore

La legge italiana prevede la dicitura di “fotografia semplice”

E quando si tratta di fotografie di opere d’arte?

Nella disciplina nazionale del diritto d’autore (legge 22-IV-1941, n. 633) le fotografie sono tutelate con il diritto d’autore pieno oppure con un più limitato diritto connesso, fatta eccezione per i casi indicati dalla legge in cui è esclusa ogni forma di protezione.

La fotografia che presenta il carattere della creatività gode della piena tutela accordata a tutti gli autori di opere dell’ingegno creative.

Il fotografo sarà pertanto titolare del diritto (morale e patrimoniale) d’autore, che sul piano economico attribuisce all’autore e ai suoi eredi il diritto esclusivo di sfruttare l’opera in ogni forma e modo, per tutta la vita dell’autore stesso e fino a settant’anni dopo la sua morte.

Le fotografie e il diritto d’autore: le fotografie semplici.

 Quando l’opera è priva del necessario e generale requisito della creatività si è in presenza di una fotografia cosiddetta semplice, intesa come fotografia che riproduce persone o aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale.

La tutela

Le fotografie semplici sono tutelate con un diritto connesso che riconosce al fotografo il diritto esclusivo di “riproduzione, diffusione e spaccio della fotografia”, per un periodo di 20 dalla produzione della fotografia.

Quali sono le fotografie semplici?

Le riproduzioni di opere dell’arte figurativa autorizzate dai legittimi titolari dei diritti e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche sono espressamente considerate semplici fotografie e tutelate in quanto tali.

È importante che gli esemplari delle fotografie semplici riportino:

  • l’indicazione del nome del fotografo e
  • dell’anno di produzione,

In mancanza di tale menzione la riproduzione da parte di terzi non è considerata abusiva, a meno che il fotografo non provi la malafede dell’utilizzatore.

Le fotografie e il diritto d’autore: a qualcuno piacciono veramente le foto di Steve McCurry? 

Steve McCurry è riconosciuto come uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico, soprattutto di giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo e, in un certo senso, “si riconoscono”. Molte delle sue immagini sono diventate delle vere e proprie icone, conosciute in tutto il mondo, a partire dalla ragazza afghana pubblicata dal National Geographic.

Ma le foto di Steve McCurry  sono veramente creative?

Le fotografie e il diritto d’autore

Il carattere della creatività può esserci anche in foto di archivio o in fotografie di vita quotidiana?

La creatività è uno stile di pensiero che si esprime in processi mentali caratteristici. Procede essenzialmente per associazioni tra idee, concetti, fatti, e dà origine a idee e concetti nuovi, invenzioni, scoperte: insomma, a risultati tanto originali quanto efficaci. Non trovo niente di originale e creativo nelle foto di Steve McCurry. Sicuramente è un bravo fotografo, sa come usare la macchina fotografica, sceglie in modo accurato e professionale i suoi modelli, ma non trovo altro che belle immagini nel suo lavoro. Non sono ispirata dai suoi scatti, non mi impressionano i suoi paesaggi e anzi certe fotografie le trovo alquanto banali.

Le fotografie e il diritto d’autore. La valutazione e il concetto di immagine fotografica creativa. 

Quale è dunque, se valutare una foto come creativa è una valutazione soggettiva, la definizione concettuale idonea a distinguere tra la semplice fotografia (quella secondo me di McCurry), protetta ai sensi del capo V del titolo II della legge 633/41 (diritto d’autore) e la fotografia artistica o creativa, protetta come espressione d’arte ai sensi dell’art. 2 n. 7 della stessa legge? La definizione più vicina alla realtà del concetto di immagine fotografica creativa può dunque delinearsi come segue: l’immagine che non si limita a registrare il reale, ma vada oltre, individuandone l’intrinseca essenza.

Le fotografie e il diritto d’autore: è sempre un’indagine soggettiva.

La giurisprudenza e la dottrina che si sono occupate del problema non sono riuscite ad elaborare al riguardo una formula concettuale, essendosi limitate o a espressioni del tutto generiche o ad affermare, nei singoli casi, se si fosse in presenza dell’una o dell’altra forma fotografica.

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