Le Licenze di Master

Le Licenze di Master e Diritti di registrazione del suono 

La registrazione del suono è la registrazione finale effettiva di una canzone, il fissaggio del suono. Spesso rientra sotto la definizione di ‘master’, espressione derivata dal vecchio ‘nastro master’. Gli autori sono l’interprete e il produttore discografico, che in sostanza sono i proprietari. I produttori di solito prendono una piccola quota dei diritti di master (fino al 12,5%). Tuttavia le registrazioni sono affidate solitamente alle etichette discografiche. Queste negoziano un accordo sia con l’artista che con il produttore, i quali cedono la proprietà dei loro diritti in luogo del pagamento di royalty.

È sempre più comune e facile per gli artisti registrare in modo indipendente. In questi casi, la proprietà del master appartiene esclusivamente a loro, oppure a loro e al producer. I compensi degli esecutori sono chiamati artist royalty (royalty dell’artista), mentre le altre producer royalty (royalty dei produttori).

Il terminemaster indica […] il fonogramma, ovvero la fissazione dell’interpretazione dell’artista interprete ed esecutore o di suoni, o meglio la registrazione contenente i brani musicali (o i suoni) registrati in qualità tale da permettere direttamente il transfer per la duplicazione. Il master può essere realizzato direttamente dall’artista, che così diventa anche produttore di fonogrammi, o produttore di se stesso.”

Si tratta di un contratto tipico di vendita o licenza, stipulato tra i produttori di fonogrammi (o direttamente gli artisti) e le case discografiche, mediante il quale il titolare dei master cede o licenzia i diritti di proprietà del fonogramma.

Quanto al corrispettivo economico derivante della negoziazione, può assumere svariate forme:

  • il produttore può vendere per un prezzo e perde ogni diritto sullo sfruttamento successivo del master;
  • oppure il compenso può essere determinato dal numero dei dischi venduti e dal costo dei dischi stessi: forma di pagamento rischiosa, perché totalmente legata al successo commerciale del disco;
  • una terza forma consiste nel versamento di una somma a copertura delle spese di produzione, oltre il riconoscimento di royalties sulle vendite dei fonogrammi.

Con la licenza si cedono i diritti di riproduzione e di distribuzione del master. Alla scadenza della licenza, l’artista e la casa discografica possono decidere se rinnovare o meno l’accordo. Dunque, “l’artista è libero di usare il master a suo piacimento e rimetterlo in circolazione con un’altra etichetta”, anche se nella realtà è difficile che un’altra casa di produzione acquisti il master.

Circa i compensi, “le percentuali sulle vendite in favore dell’artista sono nettamente più alte (dal 18% al 30%) e il minimo garantito può essere molto consistente”, anche se oggi accade raramente che sia previsto un minimo garantito!

In conclusione, se volessimo usare la musica in un promo e poi copiarla su un supporto, toccherebbe “acquisire due tipi di diritti: una licenza di sincronizzazione dall’editore della musica che rappresenta il compositore, e una licenza di utilizzo del master dal proprietario della registrazione (di solito lo studio di registrazione).”

Realizzazione di una cover

Sia per questioni di budget che per questioni di scelta artistica, un utilizzatore può decidere di commissionare la realizzazione di una cover, ovvero una nuova versione del brano musicale che egli intende sincronizzare in una produzione audiovisiva, realizzata da nuovi interpreti su commissione, previa cessione dei diritti connessi di questa nuova registrazione fisica. A quel punto, non è più necessaria la licenza sui diritti connessi del master originale: è necessario solamente ottenere una licenza di sincronizzazione dall’autore o dall’editore.

La differenza tra Editore Musicale e Etichetta Discografica

Ora che ne sai di più sui due diversi tipi di diritti d’autore musicale, è importante capire la differenza tra gli autori di una traccia e i proprietari effettivi del master di registrazione. La composizione fatta dagli autori generalmente è rappresentata da un editore. Mentre la registrazione del suono, realizzata dall’artista e dal produttore musicale, da un’etichetta. Sebbene facenti capo a soggetti diversi, sovente, l’editore e il discografico, confluiscono in capo allo stesso soggetto. Pertanto, possiamo ritrovarci dinanzi ad un unico documento contenente entrambi i rapporti: editoriali e fonografici.

Il Contratto di Edizione Musicale

Si tratta di un contratto atipico, con il quale l’autore della composizione cede tutti i diritti di “utilizzazione economica a mezzo della riproduzione fonomeccanica e della pubblica esecuzione dell’opera (o della composizione) musicale […]. Dal canto suo l’editore musicale si impegna a pubblicare e commercializzare l’opera (o la composizione) musicale con tutti i mezzi di trasmissione e divulgazione al pubblico conosciuti dalla prassi del mercato dell’editoria musicale.” Dunque, la figura dell’editore musicale è fondamentale per il successo dell’artista. È colui che si occupa della semplice registrazione del Track fino alla gestione delle royalty. Ma soprattutto affinchè un editore sia in grado di fare gli interessi del proprio cliente, è necessario che abbia molti contatti con case di produzione e distribuzione cinematografica, produttori discografici ecc.

Frequenti sono i casi in cui, al fine di avere un controllo completo sull’artista, le case di edizione musicale sono collegate direttamente a case discografiche. Così di norma assieme al contratto di registrazione fonografica l’artista conclude anche un contrato di edizione con la società editoriale collegata.” Quanto al compenso dell’editore per le sue prestazioni ammontano al “30-50% delle royalty di un autore, a seconda dell’accordo stipulato.” Circa la durata, degli accordi editoriali standard vanno dai 3 ai 5 anni. Attenti a “non cedere il controllo delle vostre opere in modo permanente, né a trasferirne completamente la proprietà.”

Le società di collecting

Per evitare che qualcun altro utilizzi un tuo brano musicale senza consenso, ma soprattutto per farti pagare un corrispettivo conforme all’utilizzo, la diffusione della tua musica su radio, TV, Internet necessita dell’autorizzazione da richiedere alle società (SIAE o Soundreef, in Italia; “In Canada e negli Stati Uniti, le società di gestione vengono chiamate Performance rights organisations –PRO) ove l’editore abbia depositato o ridepositato l’opera.

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