Quando è lecito cancellare un concerto e non pagare l’artista?

Quando è lecito cancellare un concerto e non pagare l'artista?

Tutti i musicisti sanno che situazioni impreviste possono causare ritardi o cancellazioni degli spettacoli. Esibirsi può, in alcune circostanze, essere pericoloso o impossibile.

La causa di forza maggiore

Ad esempio, durante una performance possono verificarsi problemi tecnici, guasti al sistema elettrico che potrebbero danneggiare gli strumenti. Una tempesta di neve o un’inondazione improvvisa potrebbero causare un annullamento o un ritardo dello spettacolo. L’elenco di cause è in continua espansione. Di recente, la pandemia è stata aggiunta all’elenco. Meno di recentemente, erano stati aggiunti gli atti di terrorismo.

Molti di questi eventi rientrano, nel gergo legale, nella causa di forza maggiore, che possiamo definire come un evento naturale imprevisto al di fuori del controllo delle parti, che rendono impossibile l’esecuzione della prestazione.

Contratti: quando scatta la causa di forza maggiore

Se si verifica una causa di forza maggiore prevista dal contratto prima di un concerto, in genere scuserà entrambe le parti dall’esecuzione delle relative prestazioni. Quindi, in presenza di una causa di forza maggiore i musicisti non sono tenuti a esibirsi e allo stesso modo, gli organizzatori non sono tenuti a pagare.

Tutto dipende da quello che è stato stabilito nel contratto. Le clausole di forza maggiore decidono in quali circostanze, accettate da entrambe le parti, non è necessario rispettare i termini contrattuali per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Dal punto di vista contrattuale, è come se si giustificasse una violazione del contratto perchè l’esecuzione della prestazione da entrambe le parti è diventata impossibile.

Molto probabilmente dopo questa pandemia, molti contratti includeranno delle disposizioni relative alla forza maggiore. Accadde lo stesso negli Stati Uniti per gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 e per le catastrofi naturali come l’uragano Katrina e la tempesta Sandy.

Senza una previsione contrattuale e l’incorporazione di una causa di forza maggiore negli  accordi, diventa più difficile accertare i principi di legge che possano giustificare la mancata esecuzione della prestazione.

Quindi le clausole di forza maggiore non sono una cosa negativa. È saggio che le parti concordino congiuntamente su quali circostanze qualificare come eventi di forza maggiore, quindi stabilire i termini di cancellazione dell’evento molto prima che sorga un conflitto.

Ora più che mai, i musicisti professionisti devono acquisire familiarità con le disposizioni di forza maggiore contenute nei contratti stipulati e essere flessibili nel caso in cui si verifichi un incidente che ne inneschi l’applicazione.

 

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