I finanziamenti alle opere cinematografiche in Francia, Spagna e Germania

L’Unione Europea lascia libertà ad ogni singolo Stato Membro di decidere come e quanto finanziare le proprie opere nazionali di a forte carattere culturale.

I Paesi che hanno le piĂą grandi quote di mercato a livello europeo sono Francia, Regno Unito, Germania e Spagna e tutte queste realtĂ  saranno analizzate dal punto di vista del sostegno pubblico nazionale.

La Francia

L’organo che amministra il fondo per il sostegno pubblico delle industrie cinematografiche in Francia è il CNC – Centre National de CinĂ©matographie-, che è sotto il controllo del Ministero della Cultura . Tale fondo è finanziato da un’imposta dell’11% sugli incassi nel mercato primario di ogni film di tutte le nazionalitĂ , da una tassa del 5,5% percento sul budget della televisione e da una tassa del 2,5% sull’home video. Il fondo fornisce alla produzione cinematografica due tipi di finanziamenti: un sostegno automatico e un sostegno selettivo. Il sostegno automatico è calcolato su questi parametri: – risultati Box Office; – sfruttamento televisivo; – sfruttamento Home Video e video on demand. Il sostegno selettivo consiste su un anticipo sugli incassi e questi prestiti sono restituibili senza interessi. 54 Oltre a queste due tipi di finanziamento, i produttori possono avvalersi di un sistema di sgravi fiscali introdotto nel 1995 e chiamato SOFICA – SociĂ©tĂ©s pour le Financement du CinĂ©ma et de l’Audiovisuel. Un ultimo sistema di finanziamento al settore riguarda i fondi regionali, in vigore dal 1990 e le regioni francesi possono contribuire direttamente alla produzione di opere cinematografiche in maniera spontanea, secondo un accordo per cui lo Stato contribuisce con un euro ogni due investiti dalle regioni fino a un massimo di un milione di Euro per regione.

L’Inghilterra

Le principali fonti di finanziamento pubblico al settore cinematografico provengono dalla National Lottery e dall’incentivo fiscale del sale and leaseback. Il contratto di sale and leaseback viene proposto ad un gruppo di investitori privati che hanno grandi importi da pagare al Fisco e per i quali la deduzione integrale rappresenta un forte beneficio. Una tipica transazione di sale and leaseback coinvolge un venditore e un soggetto finanziario che abbia profitti tassabili sufficienti ad assorbire l’incentivo fiscale. L’acquirente si impegna a rivendere il film all’originario cessionario – il produttore – mediante un contratto di leasing di durata compresa tra i 10 e i 15 anni. Se il contratto soddisfa certe condizioni, l’acquirente può dedurre l’intero costo d’acquisto nel calcolo dei suoi profitti tassabili38 .

La Spagna

L’organo spagnolo che gestisce i finanziamenti per l’audiovisivo in Spagna è l’Instituto de la Cinematografia y de las Artes Audiovisuels (ICAA) attraverso il quadro regolamentare costituito dalla legge emanata nel luglio 2001 e resa operativa con il Decreto Reale 526/2002. Il 90% dei finanziamenti previsti dal Fondo è destinato alla produzione. La maggior parte di questi contributi sono sovvenzioni non rimborsabili e sono calcolati in base all’incasso al box-office, indirizzando alla società di produzione un contributo pari al 15% dell’incasso nel primo anno di programmazione del loro film. Il sostegno non può superare il 33% dei costi di produzione dell’opera cinematografica su cui si percepisce il contributo. In attesa del rientro degli aiuti automatici, è fondamentale il prestito bancario per la realizzazione di un’opera filmica e per questo l’ICAA stabilisce annualmente accordi con l’Istituto di Credito Ufficiale, che rende i capitali alle banche a cui i produttori richiedono i fondi per girare il film e l’ICAA paga gli interessi su questi mutui. Inoltre , nel 2005, attraverso un Decreto regale, è stato imposto alle reti televisive di investire il 5% del loro turnover nella produzione di prodotti filmici.

La Germania

Il sistema tedesco di finanziamento ha una struttura complessa ed è costituito principalmente da fondi regionali, che in Germania rappresentano le maggiori risorse per la produzione audiovisiva tedesca. Questo tipo di struttura è riconducibile alla struttura politica del paese, una repubblica federale composta da Regioni autonome non solo dal punto di vista amministrativo ma anche per quel che concerne la cultura e l’audiovisivo.

Ogni singola regione ha quindi il diritto di creare un proprio fondo per gestire l’erogazione di finanziamenti ad opere cinematografiche che rispettino dei criteri selettivi, tra cui quello di girare nella regione che emette il finanziamento. Tali fondi sono alimentati dai proventi dell’industria cinematografica ed audiovisiva e dai contributi delle televisioni pubbliche e private. Un importante fondo federale, gestito dal ministero per gli affari culturali -il BKM, Beauftragten der Bundesregierung fĂĽr Kultur und Medien – è alimentato dalle entrate fiscali e stanzia annualmente un fondo di 30 milioni di Euro da distribuire ai film ad alto contenuto culturale.

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